La Gazzetta dello Sport

Juve arrugginit­a: ferma da 11 giorni Sarri, quanti guai ma almeno c’è CR7

L’ultima gara a Lione risale al 26 febbraio Sollievo Ronaldo: mamma ok, lui s’allena

- Di Luca Bianchin

Lo scudetto 1925, per fortuna, non si batte. La finale tra Bologna e Alba Roma arrivò in coda a un romanzone di cinque partite contestate tra Genoa e Bologna, con squadristi a bordo campo e intervento del (potentissi­mo, bolognesis­simo) gerarca fascista Leandro Arpinati. Anche questo 2020 però, se si parla di polemiche e verdetti rimandati, non scherza. Lo scenario definitivo (definitivo?) prevede una prima partita scudetto giocata tra una squadra ferma da 11 giorni e una che, nelle ultime due settimane, ha giocato solo col Ludogorets. Entrambe hanno la labirintit­e: hanno preparato partite mai andate in scena, pensano allo scontro diretto da mesi ma inevitabil­mente arrivano fuori ritmo.

Madrid e Madeira

La Juventus ieri si è allenata pensando all’Inter e oggi farà lo stesso, ma il pensiero inevitabil­mente corre altrove. Per Cristiano Ronaldo, il ragionamen­to vale più che per gli altri. Cristiano negli ultimi quattro giorni ha fatto un viaggio nel suo passato con l’aereo privato. Domenica è stato a Madrid per il Clasico e, come raccontato dal giornalist­a-amico Edu Aguirre, si è emozionato: il pubblico lo ha applaudito, Ronaldo ha esultato per la vittoria del Real e Vinicius lo ha citato nell’esultanza del gol più importante. Martedì il viaggio è stato più lungo e doloroso, attraverso il Mediterran­eo per correre a casa da mamma Dolores, ricoverata per un ictus all’ospedale di Funchal, nell’isola

da cui Cristiano è partito a 12 anni per andare allo Sporting Lisbona. «L’evoluzione della situazione clinica procede come sperato», ha scritto l’ospedale e allora CR7 è tornato a Torino. La prognosi di Dolores è rimasta riservata, ma Cristiano è più tranquillo. Ieri mattina era alla Continassa, pronto per allenarsi con la squadra. Assieme a lui Gigi Buffon, vicino al 100% dopo il mal di schiena dei giorni scorsi. Come dire: se Juve-Inter fosse stata ieri sera, avrebbero giocato.

Il dopo Lione

Maurizio Sarri non vive giorni semplici. L’ideale sarebbe isolare la squadra, ma come si fa? Tra Juve e Inter è tornata l’antica

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AFP Al centro della Juve Maurizio Sarri, 61 anni, con Cristiano Ronaldo, 35

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