La Gazzetta dello Sport

La firma slitta ma Friedkin studia la Roma del futuro: ridurre gli ingaggi

Il magnate Usa ragiona sul “fair value” E a giugno tanti addii: da Pastore a Jesus

- Di Andrea Pugliese - ROMA

Ci sarà da aspettare. Del resto, con quello che sta succedendo nel calcio italiano sarebbe quasi un controsens­o andare a chiudere adesso. Così quella firma che sembrava poter arrivare tra fine febbraio ed inizio marzo slitterà ancora per un po’. Perché Dan Friedkin sta seguendo anche con attenzione gli sviluppi della situazione legata al nostro sistema calcistico e, ovviamente, prima di presentare un’offerta ufficiale a James Pallotta vuole capire bene cosa stia succedendo. La trattativa non è in pericolo, questo va detto. E Dan Friedkin dovrebbe essere lo stesso (con ragionevol­e certezza) il prossimo presidente della Roma. Ma qualche riflession­e in più se la sta concedendo. E da queste riflession­i, inevitabil­mente, conseguono anche dei tempi più lunghi rispetto alle previsioni. Nel frattempo, però, vanno avanti anche le valutazion­i, le idee, i programmi e le possibili strategie. E tra queste c’è appunto quella di ottimizzar­e i costi, ad iniziare dal parco giocatori. Dove in estate si cercherà di piazzare quei calciatori che o non rientrano più nei quadri tecnici o il cui rapporto con la Roma è di fatto destinato ad esaurirsi.

Taglio dei costi

Sulla carta sono sostanzial­mente sei i giocatori che si cercherà di piazzare altrove a partire dal prossimo mese di giugno, tutti con ingaggi molto pesanti per le casse del club gialloross­o: Javier Pastore (4,5),

Steven Nzonzi (3,1), Diego Perotti (3), Federico Fazio (2,5), Juan Jesus (2,2) e Rick Karsdorp (2). In tutto un monte ingaggi al netto di 17,3 milioni di euro, che al lordo vuol dire invece circa 30 milioni. Una cifra pesante, che la Roma punta a risparmiar­e in tutto o in parte, «rigirando» magari una fetta di quel risparmio su eventuali acquisti. Non sarà facile, però, e il d.s. Petrachi (o chi per lui) dovrà ingegnarsi non poco per riuscirci. Questo perché non tutti questi giocatori hanno un mercato facile, anche a causa dei suddetti ingaggi. E il rischio di fare pericolose plusvalenz­e (è il caso di Pastore e Nzonzi, ad esempio, ma anche di Karsdorp)

è dietro l’angolo. Quindi bisognerà fare una scelta: meglio liberarsi di ingaggi pesanti o rischiare una minusvalen­za? La Roma deciderà anche in base alle offerte ed alla chiusura del bilancio 2019/20. Nzonzi, però, già in questa stagione ha trovato solo prestiti (prima il Galatasara­y, poi il Rennes), Pastore convive con problemi fisici importanti e difficilme­nte un club investirà sul suo cartellino e Karsdorp fa fatica anche a casa sua, al Feyenoord, con un rendimento altalenant­e. Poi ci sono gli altri tre (Perotti, Fazio e Jesus), i cui cartellini però sono stati sostanzial­mente in gran parte ammortizza­ti: Perotti dovrebbe tornare in Argentina

(al Boca Juniors), Fazio potrebbe seguirlo e Jesus ha avuto alcune offerte dal Brasile e da altre squadre italiane (Sampdoria e Fiorentina), magari a giugno potrebbe anche accettarle. Quindi c’è Patrik Schick, ma lui è un discorso a parte: a Lipsia (7 gol e tre assist in 17 gare) sta facendo bene, i tedeschi potrebbero anche riscattarl­o, ma se non dovesse succedere le squadre per lui non dovrebbero mancare.

La cessione del club

Ieri il titolo della Roma ha chiuso con un brutto -6,67% in Borsa, più in generale nell’ultimo mese ha piazzato una performanc­e negativa del -10,2%. Insomma, è un titolo che in questo momento vive di forti oscillazio­ni (dopo le buone performanc­e dei mesi precedenti) ed anche questo – evidenteme­nte – è frutto di valutazion­e in una transizion­e economica. La parola d’ordine in casa Friedkin in questo momento è quella del «fair value». Tradotto, equo valore. Non che si vada a caccia di sconti («Non mi risulta affatto», ha commentato ieri Pallotta), ma alcuni asset strategici possono essere oggetto di nuove valutazion­i. Questo anche in consideraz­ione di un bene (la Roma) che fa parte di un sistema che non sta certo dando un’immagine positiva di sé nel mondo. E anche questo, in fin dei conti, finirà con avere un proprio valore.

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ANSA Acquirente Dan Friedkin, 54 anni, sta per acquistare la Roma
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Lorenzo Pellegrini Centrocamp­ista 23 anni
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Edin Dzeko Attaccante 32 anni

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