Koulibaly, niente Barcellona: tornerà a fine mese
Il senegalese mai fermo in carriera per così tanto tempo: vuole recuperare bene. Forse uno spezzone con la Spal
Ci vorrà pazienza e tanto lavoro per rivedere in campo Kalidou Koulibaly. Anche ieri a Castel Volturno il difensore ha cominciato a scendere in campo e a svolgere dei lavori fisici particolari con gli scarpini, ma ancora non completamente nel gruppo come lavoro tecnicotattico. Quella prova di accelerazione del recupero è andata malissimo per il giocatore senegalese, che ha avuto un ulteriore risentimento muscolare. E anche per il Napoli che contro il Lecce, il 9 febbraio scorso, ha registrato l’ultima sconfitta: poi 4 vittorie (3 in campionato e 1 in Coppa Italia) oltre al pareggio con il Barcellona.
La reazione
«Dobbiamo reagire da squadra vera: lavorare e fare punti. Napoli non merita questa classifica», scrisse dopo quella sconfitta. E in effetti la reazione c’è stata e Kalidou l’ha vissuta col gruppo, nello spogliatoio pur non potendo giocare. Strana questa situazione per un atleta che in vita sua ha avuto pochissimi infortuni. Quello più grave, la frattura di un metatarso nell’aprile 2012, gli fece saltare 7 gare (attualmente è già a 13) a fine stagione e comunque non gli impedì di passare dal Metz (seconda serie francese) ai belgi del Genk. Dunque anche sotto il profilo psicologico per Koulibaly si tratta di una situazione nuova da fronteggiare, che lui sta affrontando con la positività del suo carattere e anche con la vicinanza e l’affetto della moglie Charline e dei piccoli Seni e
Nessa. Il gigante senegalese, di concerto con lo staff medico e tecnico del Napoli, ha deciso di non avere fretta nel rientro, anche se ci terrebbe moltissimo a giocare la sfida di Champions contro il Barcellona, in programma il prossimo 18 marzo. Più probabile che, almeno per uno spezzone di gara, si possa rivedere in campo Koulibaly nella successiva partita interna contro la Spal al San Paolo.
Il futuro
Che poi a fine stagione, dopo sei anni, possa finire lo splendido feeling fra il gigante buono e la sua Napoli è probabile. Perché nonostante un’annata da dimenticare anche per il rendimento, Kalidou ha dimostrato nelle due sfide con il Liverpool quale sia il suo reale valore e dalla Premier - Manchester United ed Everton -, così come dalla Francia, il Psg, diversi grandi club vogliono ingaggiare il difensore. E stavolta probabilmente De Laurentiis non eviterà la trattativa, che comunque dovrà viaggiare su cifre elevatissime, visto che parliamo di un giocatore con ingaggio da 6 milioni di euro netti. Persino Maradona, rapportando ai tempi lo stipendio (5,5), ha guadagnato meno.