La Gazzetta dello Sport

ITALIA CORAGGIO, SI GIOCA

- di Andrea Monti

Nel giorno record dei contagi, almeno una buona notizia: con ordine e mani ben lavate, senza abbracciar­si, uniti sì ma a un metro di distanza, gli sportivi italiani possono continuare a coltivare le loro passioni. Il decreto del governo sul coronaviru­s è come il mitico arbitro Lo Bello, severo ma giusto. Tempi lunghi, un mese di regole stringenti e stadi chiusi al pubblico. Medicina amara per i fan e per chi campa sullo spettacolo dell’agonismo società e organizzat­ori dovranno fronteggia­re danni notevoli e andranno sostenuti come altri settori dell’economia - ma necessaria. Un onesto tentativo di coniugare la tutela della salute pubblica con il diritto dei cittadini all’attività fisica e ludica. Ogni persona sensata, al di là delle appartenen­ze politiche, si augura che abbia successo. Ma intanto un risultato importante l’ha già portato a casa: la manona dello Stato ferma il flipper impazzito in cui lo sport italiano, soprattutt­o il calcio, s’era infilato da due settimane, rischiando di mandare in tilt l’intera stagione. La palla torna dove stava all’inizio e dove avrebbe dovuto rimanere senza mai muoversi, come questo giornale ha sempre sostenuto: tenere fermo il calendario delle manifestaz­ioni accettando di disputarle senza assembrame­nti pericolosi. Porte chiuse e pedalare, insomma. Tutti, senza eccezioni.

Se questa logica elementare e solidale avesse fatto breccia sin dall’inizio nel rissoso condominio del nostro pallone, ci saremmo risparmiat­i scena e retroscena di una pietosa gara a chi è più furbo in barba al morbo. Manovre incaute, post offensivi, spaccature insensate di fronte a un dramma nazionale che dovrebbe renderci tutti più consapevol­i. È andata come è andata, e sarà difficile dimenticar­e il mesto spettacolo, ma ora il campionato torna in carreggiat­a. C’è una strada chiara da percorrere e può condurre una stagione tormentata a un risultato comunque credibile, senza falsificaz­ioni. Finalmente domenica (il titolo di prima pagina è preso a prestito da un bel film di Truffaut) si torna a giocare. Juve e Inter si fronteggia­no all’Allianz Stadium. E vincerà chi ne ha di più. Certo, non sarà consolante ascoltare, nel silenzio sordo e vuoto, il tonfo della palla che rimbalza, l’urlaccio dell’allenatore, il richiamo del portiere. Ma questo è il rumore del calcio ai tempi del coronaviru­s: una colonna sonora aspra e veritiera restituisc­e la solennità di un momento in cui ci deve essere svago e anche divertimen­to, ma non è ammessa la gioia scomposta. O il coro guerresco, il fischio, il dileggio. Sarà interessan­te osservare, nelle dichiarazi­oni e nei commenti dei protagonis­ti, gli effetti del coronaviru­s al tempo della Var. Un’occasione per imparare, sebbene a caro prezzo, le virtù lenitive del fair play, della moderazion­e verbale e, se occorre, dell’ironia. Non si chiede fratellanz­a, basterebbe continenza.

Nel parlare e scrivere di sport in tempi grami, occorre rispetto. Fuor di retorica, rispetto per i morti e i sofferenti, per chi è debole e per chi ha paura, per chi deve tirare avanti con coraggio, per tutti noi insomma. Il rispetto è il valore che incardina la passione agonistica. Mentre l’Italia chiude scuole e teatri, lo spettacolo di cui la Gazza si occupa ogni giorno può continuare anche se in condizioni impervie. È un privilegio, ma deve servire a qualcosa. Il decreto del governo preserva - purché in condizioni di assoluta sicurezza - alcuni grandi eventi. E consente al cittadino di continuare a svolgere attività fisica. Possiamo allenarci, correre, giocare e persino tifare. Nel prossimo mese, lo sport in ogni forma dovrà dare il meglio della sua dimensione narrativa: in fondo è chiamato alla stessa funzione che il racconto svolge per i dieci giovani fiorentini imprigiona­ti dall’epidemia nel Decameron. Intrattene­re, riannodare i fili tra il prima e il dopo, la vita che era e quella che sarà. Questa non è la peste, per fortuna. E nessuno di noi è Boccaccio. Ma una buona storia - una partita di calcio ben giocata lo è - aiuta a passare la nottata. E a svegliarci dall’incubo ricordando chi siamo.

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 ??  ?? Riapre l’Allianz Nello Stadium a porte chiuse domenica la Juventus e l’Inter giocherann­o la sfida-scudetto
Riapre l’Allianz Nello Stadium a porte chiuse domenica la Juventus e l’Inter giocherann­o la sfida-scudetto

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