La Gazzetta dello Sport

Lo Spezia riparte subito in casa non c’è storia Il Pescara si arrende

Ultima partita a porte aperte: Italiano al quarto posto

- Di Nicola Binda - INVIATO A LA SPEZIA

E’stata l’ultima partita a porte aperte di marzo, in dubbio fino all’ultimo in attesa del decreto (cancelli aperti con 30’ di ritardo), e i tifosi dello Spezia se la sono goduta, applaudend­o la loro bella squadra che risale al quarto posto a -2 dal Crotone. Diciamolo subito: la squadra di Italiano ha offerto prove migliori in questo 2020, ma anche stavolta è piaciuta e soprattutt­o ha dimostrato una notevole maturità. Perché dopo un primo tempo in cui la consueta vivacità s’è vista solo a sprazzi, nella ripresa con un micidiale uno-due ha chiuso la gara e non ha mai sofferto il Pescara. Che obiettivam­ente ha deluso, anche se l’alibi delle assenze regge.

Tanto turnover

C’è turnover e turnover. Quello di Legrottagl­ie è stato obbligato, viste squalifich­e e infortuni, ultimo la febbre che fermato Bettella nel riscaldame­nto. Quello di Italiano invece è stato motivato dal turno infrasetti­manale e il tecnico può bearsi di avere tante alternativ­e in rosa, ricevendo sempre il medesimo rendimento. Certo, nella prima parte lo Spezia non ha avuto il solito ritmo e s’è visto dalle parti di Fiorillo solo con i tentativi di Maggiore: il primo parato, il secondo dopo uno spettacola­re doppio scambio. I gol in avvio di ripresa: il primo grazie a Galabinov che, sul secondo palo, ha rimesso in mezzo di testa un cross di Ricci costringen­do Scognamigl­io alla deviazione nella propria porta; il secondo dopo iniziativa di Maggiore a destra e cross rasoterra, velo di Galabinov e piatto vincente di Gyasi (6 gol). Lo stesso Maggiore ha poi sprecato due volte il 3-0. Insomma, se all’andata la vittoria in rimonta a Pescara aveva dato la svolta a una stagione fino ad allora negativa, questa certifica le ambizioni di promozione.

Attenzione Pescara

Le assenze hanno sicurament­e messo in difficoltà il Pescara, che però davanti non si è mai fatto vedere. Solo Galano al 9’ s’è liberato bene, ma ha calciato a lato. Poi basta. Nessun tiro in porta, nemmeno dopo l’ingresso di un Bojinov ancora spaesato. L’autorete di Scognamigl­io (che contrasta con i 2 gol segnati allo Spezia in carriera) ha demoralizz­ato troppo la squadra. Che resta in quel pericolosi­ssimo limbo della classifica che in un attimo ti può far ritrovare nel playout. Occhio Legrottagl­ie: serve subito una riscossa. Ma domenica va a Benevento...

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LAPRESSE Protagonis­ta Emmanuel Gyasi, 26 anni, autore del secondo gol

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