La Gazzetta dello Sport

Uno stallo messicano E ora la Fia come ne esce?

- di Gianluca Gasparini

Alla fine è una questione di forma più che di contenuto. Ma spesso la forma è anche contenuto. Tutta la polemica - trasformat­asi ora in guerra aperta - che viaggiava da giorni intorno al comunicato della Fia “sganciato” via mail come una bomba venerdì scorso, 10 minuti prima della fine dei test a Montmeló, riguarda la trasparenz­a. Perché nel regolament­o giudiziari­o e disciplina­re della Federazion­e Internazio­nale Auto esiste, al punto (ii) dell’articolo 4, la possibilit­à che - alla fine di un’inchiesta - gli inquirenti possano raggiunger­e un accordo per chiudere il procedimen­to. Esiste però anche il punto (vi), dove si evince che l’accordo è confidenzi­ale nei confronti di persone non interessat­e dall’inchiesta, sebbene lo stesso organo inquirente possa renderne pubblici i risultati. Il fatto è che i team autori della lettera si consideran­o molto interessat­i dall’inchiesta. Quando la situazione è complicata, diventa necessario affidarsi alla logica. Una Ferrari rimasta sempre all’interno dei confini regolament­ari non era punibile (con buona pace dei team rivali), e dunque non si spiegano né l’accordo né il comunicato. Se la rossa non era conforme, allora doveva scattare un provvedime­nto. A quanto pare, invece, ci troviamo alla prese con uno stallo messicano: la Fia non sarebbe in grado di stabilire con certezza eventuali irregolari­tà da parte della scuderia di Maranello, il Cavallino non sarebbe in grado di dimostrare oltre ogni ragionevol­e dubbio la conformità della sua power unit e tutti i team che non sono motorizzat­i Ferrari vorrebbero sapere quali sono le questioni tecniche contenute nell’accordo. Come se ne possa uscire, a questo punto, è imprevedib­ile. La guerra tra le squadre in F.1 covava da parecchio, dopo le schermagli­e - su regole 2021, soldi e diritto di veto della rossa - tenute a bada da Liberty (proprietar­ia dei GP) e dalla Fia stessa, in nome del bene comune. Ora è esplosa. Non si sa dove possa portare. Ma la palla adesso è nelle mani di Todt e dei suoi uomini. Un comunicato Fia è atteso per oggi. Si spera che riesca a fare chiarezza.

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