«CON ME IL BIATHLON HA FATTO BOOM IO E LA BRIGNONE REGINE DI COPPA»

Doro vuole confermarsi leader: «Ho ancora la grinta dei Mondiali. Vinco, faccio il tifo per Fede, poi mi regalo una vacanza in Oman»

Nel mirino di Dorothea Wierer, adesso, c’è la seconda Coppa del Mondo di fila. Dalla folla in delirio della sua Anterselva al silenzio di Nove Mesto. Dai Mondiali trionfali alla Coppa a «porte chiuse» da rivincere: oggi torna la regina del biathlon. «Spero ci sia lo speaker, almeno un po’ di musica...» dice Doro prima della Sprint. L’altoatesina è leader della classifica generale con un margine di 106 punti a 7 prove dalla fine (3 sprint, 2 mass start e 2 inseguimento): a sfidarla sono la svedese Oeberg, le norvegesi Eckhoff e Roeiseland (qui assente), e la tedesca Herrmann.

3Dorothea, dopo i Mondiali dell’estasi ha staccato davvero?

«Sono rimasta a casa sul divano, ero proprio stanca morta».

3Ha rivisto le sue ultime gare?

«Non le guardo mai e poi non volevo pensare al biathlon, avevo tante cose da fare a casa».

3Con l’emergenza coronavirus è fuggita dall’Italia in aereo...

«Grazie al jet privato che mi hanno organizzato da Bolzano mi sono evitata 10 ore di auto, in 50 minuti ero già a Nove Mesto». 3E che cosa ha trovato? «Temperature fino a 5 gradi, caldo e neve molle: spero che gli organizzatori mettano molto sale. La gara dipenderà dalle condizioni della pista».

3L’atmosfera com’è?

«Finora possono entrare solo i team, è tutto sembra normale, tra noi atleti si parla, sugli italiani hanno esagerato ma non si sa quanto la situazione sia così grave. Noi siamo abituati a stare in mezzo a tanta gente, sarà comunque una nuova esperienza».

3Se ripensa ai Mondiali?

«Sono contenta di essere riuscita a realizzare quei risultati, non era per nulla facile in casa, la grinta che avevo mi ha ripagata».

3 Le è forse rimasto solo il rimpianto del terzo oro.

«Sì, ha funzionato tutto sino all’ultima gara, mi dà ancora fastidio aver perso nel finale la mass start, ma sono soddisfatta lo stesso. E sono pronta a ripartire per le tre settimane di fuoco». 3 Nessuna distrazione, dunque? Sul suo profilo social ha aggiunto 50.000 follower e raggiunto quota 500.000. «Sono sempre stata sotto pressione, ormai sono abituata: l’aspetto più importante è che ora so reagire bene alle situazioni. Questa stagione resta una bellissima esperienza».

3Messaggi

«Sono stati davvero tanti quelli che mi hanno scritto, ma non ho ancora avuto tempo di rispondere a tutti: me ne mancano 150!».

speciali ricevuti?

3Per ora pensa più alle rivali...

«La Oeberg è una delle più pericolose, le due norvegesi non ne parliamo e c’è anche la tedesca: siamo in 5 e può ancora succedere di tutto».

3Ma lei è già davanti.

«Sì, però neanche io posso sbagliare e devo scartare un po’ di punti».

3Quei calcoli che le portarono bene un anno fa.

«Già, l’esperienza di un anno fa mi servirà: sotto pressione reagisco ormai abbastanza bene. Adesso sono serena e non devo far vedere niente, ora mi diverto, ho già vinto tanto in questa stagione. Se arrivasse la seconda Coppa generale sarei super contenta, se non arrivasse... è solo il biathlon: c’è sempre incertezza».

3 Le sue medaglie e i suoi sorrisi hanno stregato tutta l’Italia?

«Questo boom per me è come una medaglia: aver fatto conoscere il biathlon non ha prezzo».

3 Lei e la Brignone vi state dividendo la scena.

«Siamo più o meno uguali, ci conosciamo abbastanza bene, arriviamo dallo stesso ambiente. Ma non sono ancora famosa come la Pellegrini, che ha sempre gli occhi addosso: lei resta due scalini sopra tutte». 3Invece la Vittozzi è uscita insoddisfatta dai Mondiali come lei dai Giochi 2018: che consiglio le darebbe ? «Lisa? Per me ogni atleta reagisce in modo completamente diverso, a me ha aiutato molto l’essere rimasta con i piedi per terra. Mi sono concentrata sulle cose da fare, per me stessa».

3Insomma un gran finale da Doro e poi in vacanza?

«Non so, con il coronavirus...volevo andare in Oman, devo ancora capire se si potrà».

Porte chiuse a Nove Mesto per il coronavirus? Spero ci siano almeno la musica e lo speaker...

Dorothea Wierer 2 ori ai Mondiali di Anterselva