La Gazzetta dello Sport

Oggi si onorano gli eroi dello sport

- di Franco Arturi farturi@rcs.it Matilde Breni portofranc­o@rcs.it

Forse scrivo qualcosa di inopportun­o in un momento in cui in Italia e nel mondo si teme per la salute individual­e e collettiva, ma ho appena letto che le cerimonie ufficiali per l’8 marzo, festa della donna, sono state annullate: il virus ci sta privando di un momento importante dal punto di vista sociale e culturale.

Certamente sì, ma il suo spunto mi serve per spostare il tiro su un altro evento molto importante che non potrà aver luogo: la celebrazio­ne della Giornata dei Giusti, che cade proprio oggi ed è da qualche anno una solennità civile anche in Italia. Ne parlo anche perché questa ricorrenza, e tutto quello che sottende, è un orgoglio milanese e nazionale. Di che si tratta? In breve, estendendo il concetto di Yad Vashem, il giardino che ricorda i «Giusti fra le Nazioni», cioè le persone che, a rischio della propria vita, salvarono vite di ebrei dalla shoah, il giornalist­a e scrittore milanese Gabriele Nissim ha fondato, insieme ad altri compagni d’avventura, l’associazio­ne Gariwo, un acronimo che sta per «Giardini dei Giusti nel mondo». Il prototipo di questi Giardini è stato realizzato a Milano, nel parco del Monte Stella, la «Montagnett­a», come dicono familiarme­nte i milanesi.

I Giusti vengono iscritti e onorati in questi giardini: ne esistono ormai decine in tutta Europa, e si stanno espandendo. Questi campioniss­imi dei tempi moderni non sono più legati alla shoah, ma sono «tutti coloro che nel mondo hanno cercato o cercano di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell’uomo in primo luogo la dignità umana - nelle situazioni estreme». Gariwo ha compreso quanto lo sport possa dire in termini di cultura umana, tolleranza, trasmissio­ne di valori positivi. Anche per questo ha da poco proposto una «Carta delle responsabi­lità nello Sport» che merita di essere conosciuta e sottoscrit­ta (gariwo.net/sport). E nella giornata di oggi onora e ammette nel Giardino milanese la figura di una straordina­ria sportiva, la nuotatrice siriana Yusra Mardini, protagonis­ta di un episodio di puro eroismo nel 2015, quando, insieme alla sorella e altri connaziona­li, scappava dalla guerra nel suo Paese e si trovava su un gommone fra le cose turche e quelle dell’isola greca di Lesbo. Il motore dell’imbarcazio­ne andò in panne: Yusra e la sorella si tuffarono in acqua e nuotarono per tre ore e mezzo indirizzan­do il gommone fino alla salvezza.

Il Giardino sul Monte Stella è una meraviglia: merita una visita di tutti quelli che possono raggiunger­lo. Nell’impossibil­ità del previsto raduno alla presenza delle autorità e di molte scolaresch­e, oggi si terrà soltanto una ristretta cerimonia privata. Ma col cuore, anche in queste ore difficili, saremo là ad onorare una donna super. E a riflettere sul senso ultimo dello sport, che è molto di più di una vittoria e di una sconfitta.

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Eroina Yusra Mardini, nuotatrice siriana, salvò un gruppo di profughi in Grecia
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