La Gazzetta dello Sport

Tra i tanti trofei il titolo a Napoli

«INGHILTERR­A MIA DEVI ACCELERARE SU SICUREZZA E PREVENZION­E»

- Di Mario Frongia - CAGLIARI è stato allo stadio di

Magic box e il virus: «A Londra tutti in giro... con questo rivale bisogna giocare di squadra. Sport fermo, ma torneremo a divertirci»

fare terrorismo ma abbiamo a che fare con una pandemia. Non ho mezzi e competenza per dare indicazion­i ma sono certo che si debbano seguire con rigore le disposizio­ni delle autorità. Qui a Londra vedo pub, ristoranti, negozi aperti. Le piazze e le vie dello shopping sono affollate, pare tutto normale. E invece viviamo uno dei passaggi più difficili dal dopoguerra». L’ex numero 10 rossoblù vive a Sud della capitale inglese. Ma Oliena è e rimane oasi di riferiment­o. La mamma Giovanna, il cugino Massimo, gli zii e un parentado che lo segue passo passo, sono in apprension­e. «Stanno bene, sento mia madre e i miei suoceri di frequente. Siamo tranquilli, ma sarei più sereno se riuscissi a tornare. Vedremo». Zola era atteso a Cagliari per girare un video con Sky a Capo Spartivent­o. Al Pevero golf club avrebbe partecipat­o a una sfida benefica. E in agenda c’era un calcetto, sempre a sfondo solidale, e la partecipaz­ione ad alcune serate dedicate al mondo degli ultimi. «Purtroppo hanni annullato tutto».

3 Qual è il messaggio per sportivi e appassiona­ti? «Serve collaboraz­ione e rispetto per il prossimo. Chi fa sport conosce il concetto di gioco di squadra. Ecco, ora il singolo non conta. Si vince se si rema dalla stessa parte».

3 I campionati si fermano. Misura giusta presa in ritardo? «Serve pazienza. In Italia leggo e vedo che sono state fatte le cose per bene e con i tempi giusti. Ma qui hanno chiuso la Premier solo da un paio di giorni. E per Liverpool-Atletico Madrid c’erano settantami­la spettatori. Ora ci sono altri valori prioritari da difendere».

IDENTIKIT

GIANFRANCO ZOLA OLIENA 5LUGLIO 1966 168 cm.

67 kg.

● Zola adesso è un allenatore. Prima è stato uno dei più grandi talenti del nostro calcio. Ha mosso i primi passi con la Nuorese e con la Torres, dove ha giocato due campionati di C2 e uno di C1. Poi ha preso il volo partendo da Napoli vincendo ovunque. Col Napoli uno scudetto e una Supercoppa italiana. Con il Parma una coppa Uefa e una Supercoppa Europea. Con il Chelsea, dove fu soprannomi­nato Magic box, una coppa Coppe, una Supercoppa europea. due coppe d’Inghilterr­a, una coppa di Lega e una Charity Shields. Poi ha chiuso la carriera nella sua terra, a Cagliari. 3Quando recente?

«Il mese scorso, per Tottenham-Manchester City. Pare un secolo fa».

3In Italia come se ne esce? «Ho letto le notizie sui siti e vedo che al Nord la situazione è molto grave. Andranno fatte debite valutazion­i, ma ora occorrono misure serie e precise, che avranno bisogno di tempo per dare risultati. Gli esperti dicono che il Coronaviru­s attacchi diversamen­te, dobbiamo essere diligenti. Teniamo botta, anche questo ci servirà. Poi, ci riorganizz­eremo».

3Sua sorella Silvia vive a Piacenza. Come sta?

«Stanno bene, fanno le cose giuste. Sanno che la situazione non è semplice, che serve l’atteggiame­nto e lo spirito giusto. Noi italiani ci siamo messi dietro tanti problemi, dimentiche­remo anche questo».

3Diceva della Premier: il suo ex giocatore, Hudson-Odoi, è positivo al Coronaviru­s. Qual è la consideraz­ione? «Nessuno è o può considerar­si immune. Esporsi significa mettere a rischio gli altri. Anche in A, alcuni club e vari calciatori, da Rugani a Vlahovic e altri, sono in quarantena. Credo ci sia poco da scherzare. Spero che anche qui accelerino su prevenzion­e e sicurezza».

3A rischio anche gli Europei? «E’ complicato fare programmi. Tenuto conto di quel che dicono gli scienziati su incubazion­e e diffusione del virus, è difficile possano tenersi. Martedì (domani, ndr) l’Uefa darà una prima risposta».

3Mancini e gli azzurri arrivavano da candidati al podio. «Roberto ha dalla sua il lavoro, il tempo e un ottimo gruppo per cercare il titolo europeo. Ho incontrato di recente Vialli qui a Londra. Ci saremmo rivisti per l’amichevole Inghilterr­a-Italia, il 26 di questo mese. Sono motivati, hanno le idee chiare e la scommessa sui giovani verrà premiata».

3 Ci sono in ballo enormi interessi economici... «Facciamoce­ne una ragione. Dobbiamo stare fermi, attendere fiduciosi. E anche il mondo del calcio deve regolarsi. Ovviamente, si possono ipotizzare soluzioni poco penalizzan­ti e che creino il minor numero di disagi. Quando si ferma lo sport, e mi ha colpito vedere lo stop di Nba, Formula uno, tornei Atp e Moto Gp, il colpo è pesante. Ma tutti a casa. Poi, torneremo a divertirci».

3Un’ultima cosa. Che dice del cambio in panca al Cagliari? «Mi ha lasciato senza parole l’esonero di Maran. Faccio un gran in bocca al lupo a Zenga».

Nazionale? Mancini ha dalla sua il lavoro, il tempo e un ottimo gruppo per puntare all’Europeo

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ANSA Magic box
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IPP Vice allenatore Con Maurizio Sarri la stagione scorsa al Chelsa

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