Forse voleva dire...
3 Ora sono bloccato a casa e per tirarmi su il morale devo darmi grandi obiettivi. Così l’attesa mi sembra un po’ meno pesante.
In Italia il pallone ha effetto su tutto, influenza l’umore della gente Diego Demme
E lei che fine farà? Lei che è stata cancellata solo da due guerre mondiali, lei che non è mai stata rinviata, lei che è rimasta l’ultimo avamposto dello sport mondiale di fronte alla feroce avanzata del coronavirus che sta stritolando calendari ed eventi? L’Olimpiade si specchia in queste ore in un dubbio che ha travolto le rassicuranti risposte diplomatiche sull’asse TokyoLosanna. Quelle del tipo «di spostamento non se ne parla», «non esistono piani B» e via andare. Da oggi, anche se non sarà presa una decisione, pure i Giochi faranno ufficialmente e inevitabilmente i conti con l’emergenza nella
Cio-federazioni internazionali. La diga può cedere, il pessimismo dilaga e il 69 per cento dei giapponesi pensa sia difficile poter gareggiare. E poi se senti Giuseppe Abbagnale, uno che le Olimpiadi le ha vinte e vissute alla grande, spingere per il rinvio, vuol dire che Tokyo sta veramente danzando sull’orlo del burrone.
Eppure la speranza resiste. Ci si resta attaccati perché anche quello serve, per pensare che il futuro sia più vicino di quanto le orrende notizie della quotidianità ci dicano. Nello stesso giorno in cui a Losanna si prenderà tempo,