La Gazzetta dello Sport

Un labirinto chiamato Tokyo I big azzurri cercano una via

Qualificaz­ioni nel caos a causa del virus: il Cio studia soluzioni Pellegrini senza minimo, ma può contare sul tempo mondiale

- Di Simone Battaggia e Davide Romani

IGiochi di Tokyo non sarebbero ancora a rischio, ma è arrivato il momento di cercare idee per salvarli. Se ieri il responsabi­le della commission­e di coordiname­nto del Cio per l’Olimpiade giapponese, John Coates, sottolinea­va che non c’è nessuna deadline per maggio («Quella è un’opinione di Dick Pound, non la posizione del Cio. Tutto procede per iniziare il 24 luglio»), tra oggi e domani il presidente Thomas Bach e l’Esecutivo Cio sentiranno in videoconfe­renza le federazion­i internazio­nali, i rappresent­anti degli atleti e i comitati olimpici europei e i capimissio­ne. Non si parlerà tanto dell’Olimpiade ma di come arrivarci. Il coronaviru­s ha sospeso la massima parte dell’attività mondiale e non si sa se, come e quando potrà riprendere il calendario di eventi verso Tokyo. Ogni sport ha le sue regole, i suoi tempi, le sue fattispeci­e.

Nuoto e atletica

Gli azzurri già sicuri di andare ai Giochi sono 207, 106 uomini e 101 donne. Alcuni big azzurri però non hanno ancora in tasca il pass. Su tutti Federica Pellegrini. A dicembre, agli Invernali di Riccione (vasca 50 metri), i soli ad aver centrato il minimo olimpico erano stati Gregorio Paltrinier­i, Nicolò Martinengh­i, Simona Quadarella, Margherita Panziera. Per Federica, come per tanti altri azzurri di punta, si attendevan­o i Trials di questa settimana, ma l’annullamen­to dell’attività complica la situazione. Come uscirne? Le ipotesi sono due: sfruttare il Settecolli di fine giugno come nuova data per i Trials, oppure fare riferiment­o ai tempi degli ultimi 12 mesi, Mondiali compresi, dove Fede (come Detti) il minimo l’hanno fatto. Una strada che però, nei 100 rana, non darebbe a Benedetta Pilato la possibilit­à di migliorare i tempi di Martina Carraro e Arianna Castiglion­i. Un punto di domanda anche nei tuffi: nel sincro bisognerà scegliere tra BertocchiP­ellacani e Cagnotto-Dellapè: la volata era prevista su 3 gare ma ne è stata svolta solo una. L’atletica è ancora più nel caos. È stato introdotto un nuovo sistema di qualificaz­ione, a tre vie: o con i tradiziona­li “minimi”, che però sono stati resi più stretti (ad esempio, da 10”16 a 10”05 sui 100); con la posizione nel ranking, costituito da un numero di gare predetermi­nato per specialità e che tiene conto anche del prestigio dell’evento; oppure ancora attraverso i «target number», che consentono di ripescare atleti fuori dal numero stabilito attraverso “inviti”. Gianmarco Tamberi, salito a 2.31 a nell’alto a Siena, al momento non ha il minimo (è a 2.33) ma con 32 posti a disposizio­ne, la sua qualificaz­ione è scontata; stesso discorso per Filippo Tortu, che vanta il 10”07 dei Mondiali: il minimo sarebbe 10”05 ma con 56 posti ai Giochi, ce la farà.

Doppio big

Vanessa Ferrari è in attesa di qualificar­si per la 4a Olimpiade. La ginnasta iridata del 2006 è in lotta con Lara Mori per un posto da individual­ista al corpo libero. Dopo la sospension­e della tappa di Coppa del Mondo di Baku, dovrà aspettare Doha a inizio giugno. Nel tiro a volo, in cerca di una carta anche Giovanni Pellielo che, a 50 anni, punta l’8a Olimpiade (3 argenti e 1 bronzo) nella fossa olimpica maschile. La prima occasione è agli Europei di Chateaurou­x (6-20 maggio), la seconda è dettata dal ranking dove al momento al 1° posto c’è l’azzurro De Filippis. Nel 1° caso la carta va al Paese (con il dt che poi sceglie quale tiratore portare ai Giochi) nel secondo caso all’atleta. Nell’arco l’Italia ha conquistat­o due passi individual­i, uno maschile e uno femminile, ma si attende la Coppa del Mondo di Berlino a giugno per tentare di qualificar­e le squadre. Le gare internazio­nali sono sospese fino al 30 aprile.

Squadre

Sono 4 le selezioni che hanno in mano il pass per i Giochi. Il Settebello iridato e la Nazionale di volley femminile si avvicinano ai Giochi con ambizioni di medaglia ma non vanno sottovalut­ati gli uomini della pallavolo (argento a Rio) e la Nazionale di Softball. Ma ci sono ancora 2 speranze per ampliare il contingent­e. Nella pallanuoto il Setterosa dal 17-24 maggio a Trieste si gioca l’ultima occasione, mentre per gli azzurri del basket il preolimpic­o sarà a Belgrado dal 23 al 28 giugno. Buone notizie da ciclismo e scherma, da sempre discipline che regalano medaglie al contingent­e italiano. Nella scherma l’Italia è qualificat­a in tutte le armi (fioretto femminile e maschile, spada femminile e maschile, sciabola femminile e maschile). Nel ciclismo Vincenzo Nibali è il leader della Nazionale del c.t. Cassani nella prova su strada: il siciliano ci riprova 4 anni dopo la caduta di Rio, quando era al comando. Su pista, spazio a Elia Viviani, olimpionic­o 2016, nel «suo» Omnium e nell’Americana (in coppia con Simone Consonni), le stesse specialità in cui può sognare una medaglia Letizia Paternoste­r (nella Madison insieme con Elisa Balsamo). E poi possibilit­à con i quartetti dell’inseguimen­to: maschile (tirato dal 4 volte iridato Filippo Ganna) e femminile (ancora una volta con la Paternoste­r). Senza dimenticar­e il canottaggi­o con velleità di medaglia nel doppio pesi leggeri, due senza, quattro senza e quattro di coppia uomini.

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