Un labirinto chiamato Tokyo I big azzurri cercano una via
Qualificazioni nel caos a causa del virus: il Cio studia soluzioni Pellegrini senza minimo, ma può contare sul tempo mondiale
IGiochi di Tokyo non sarebbero ancora a rischio, ma è arrivato il momento di cercare idee per salvarli. Se ieri il responsabile della commissione di coordinamento del Cio per l’Olimpiade giapponese, John Coates, sottolineava che non c’è nessuna deadline per maggio («Quella è un’opinione di Dick Pound, non la posizione del Cio. Tutto procede per iniziare il 24 luglio»), tra oggi e domani il presidente Thomas Bach e l’Esecutivo Cio sentiranno in videoconferenza le federazioni internazionali, i rappresentanti degli atleti e i comitati olimpici europei e i capimissione. Non si parlerà tanto dell’Olimpiade ma di come arrivarci. Il coronavirus ha sospeso la massima parte dell’attività mondiale e non si sa se, come e quando potrà riprendere il calendario di eventi verso Tokyo. Ogni sport ha le sue regole, i suoi tempi, le sue fattispecie.
Nuoto e atletica
Gli azzurri già sicuri di andare ai Giochi sono 207, 106 uomini e 101 donne. Alcuni big azzurri però non hanno ancora in tasca il pass. Su tutti Federica Pellegrini. A dicembre, agli Invernali di Riccione (vasca 50 metri), i soli ad aver centrato il minimo olimpico erano stati Gregorio Paltrinieri, Nicolò Martinenghi, Simona Quadarella, Margherita Panziera. Per Federica, come per tanti altri azzurri di punta, si attendevano i Trials di questa settimana, ma l’annullamento dell’attività complica la situazione. Come uscirne? Le ipotesi sono due: sfruttare il Settecolli di fine giugno come nuova data per i Trials, oppure fare riferimento ai tempi degli ultimi 12 mesi, Mondiali compresi, dove Fede (come Detti) il minimo l’hanno fatto. Una strada che però, nei 100 rana, non darebbe a Benedetta Pilato la possibilità di migliorare i tempi di Martina Carraro e Arianna Castiglioni. Un punto di domanda anche nei tuffi: nel sincro bisognerà scegliere tra BertocchiPellacani e Cagnotto-Dellapè: la volata era prevista su 3 gare ma ne è stata svolta solo una. L’atletica è ancora più nel caos. È stato introdotto un nuovo sistema di qualificazione, a tre vie: o con i tradizionali “minimi”, che però sono stati resi più stretti (ad esempio, da 10”16 a 10”05 sui 100); con la posizione nel ranking, costituito da un numero di gare predeterminato per specialità e che tiene conto anche del prestigio dell’evento; oppure ancora attraverso i «target number», che consentono di ripescare atleti fuori dal numero stabilito attraverso “inviti”. Gianmarco Tamberi, salito a 2.31 a nell’alto a Siena, al momento non ha il minimo (è a 2.33) ma con 32 posti a disposizione, la sua qualificazione è scontata; stesso discorso per Filippo Tortu, che vanta il 10”07 dei Mondiali: il minimo sarebbe 10”05 ma con 56 posti ai Giochi, ce la farà.
Doppio big
Vanessa Ferrari è in attesa di qualificarsi per la 4a Olimpiade. La ginnasta iridata del 2006 è in lotta con Lara Mori per un posto da individualista al corpo libero. Dopo la sospensione della tappa di Coppa del Mondo di Baku, dovrà aspettare Doha a inizio giugno. Nel tiro a volo, in cerca di una carta anche Giovanni Pellielo che, a 50 anni, punta l’8a Olimpiade (3 argenti e 1 bronzo) nella fossa olimpica maschile. La prima occasione è agli Europei di Chateauroux (6-20 maggio), la seconda è dettata dal ranking dove al momento al 1° posto c’è l’azzurro De Filippis. Nel 1° caso la carta va al Paese (con il dt che poi sceglie quale tiratore portare ai Giochi) nel secondo caso all’atleta. Nell’arco l’Italia ha conquistato due passi individuali, uno maschile e uno femminile, ma si attende la Coppa del Mondo di Berlino a giugno per tentare di qualificare le squadre. Le gare internazionali sono sospese fino al 30 aprile.
Squadre
Sono 4 le selezioni che hanno in mano il pass per i Giochi. Il Settebello iridato e la Nazionale di volley femminile si avvicinano ai Giochi con ambizioni di medaglia ma non vanno sottovalutati gli uomini della pallavolo (argento a Rio) e la Nazionale di Softball. Ma ci sono ancora 2 speranze per ampliare il contingente. Nella pallanuoto il Setterosa dal 17-24 maggio a Trieste si gioca l’ultima occasione, mentre per gli azzurri del basket il preolimpico sarà a Belgrado dal 23 al 28 giugno. Buone notizie da ciclismo e scherma, da sempre discipline che regalano medaglie al contingente italiano. Nella scherma l’Italia è qualificata in tutte le armi (fioretto femminile e maschile, spada femminile e maschile, sciabola femminile e maschile). Nel ciclismo Vincenzo Nibali è il leader della Nazionale del c.t. Cassani nella prova su strada: il siciliano ci riprova 4 anni dopo la caduta di Rio, quando era al comando. Su pista, spazio a Elia Viviani, olimpionico 2016, nel «suo» Omnium e nell’Americana (in coppia con Simone Consonni), le stesse specialità in cui può sognare una medaglia Letizia Paternoster (nella Madison insieme con Elisa Balsamo). E poi possibilità con i quartetti dell’inseguimento: maschile (tirato dal 4 volte iridato Filippo Ganna) e femminile (ancora una volta con la Paternoster). Senza dimenticare il canottaggio con velleità di medaglia nel doppio pesi leggeri, due senza, quattro senza e quattro di coppia uomini.
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