Musica, videogame palestra e famiglia Vita senza basket forse per tre mesi
Chitarra per Giannis, LeBron si dà al vino Da 30 giorni, lo stop potrebbe allungarsi
Non si gioca. L’Nba è chiusa per coronavirus e rischia di rimanerlo a lungo, con la sospensione di «almeno 30 giorni» dichiarata dal commissioner Adam Silver immediatamente dopo la positività al Covid-19 di Rudy Gobert che potrebbe prolungarsi per tre mesi, almeno fino a metà giugno. È lo scenario per cui si stanno preparando tutte le squadre: hanno un mantra, «finire la stagione 2019-20» (l’ultimo a ricordarlo è stato Alex Lasry, patron dei Milwaukee Bucks), anche a rischio di riprendere a porte chiuse e portare la coda dell’annata sospesa fino ad agosto, sacrificando se occorre la partecipazione alle Olimpiadi delle star Nba. Per farlo serve ovviamente l’ok dell’associazione giocatori, che deve accettare che i contratti in essere rimangano validi anche dopo la loro scadenza, prevista ora il 30 giugno. La condizione necessaria, però, è che l’emergenza coronavirus finisca il prima possibile: ogni positività (il conto è fermo a tre, Gobert, Donovan Mitchell dei Jazz e Christian Wood dei Pistons) rischia di allungare la sospensione. In attesa di capire cosa fare, l’Nba ha sospeso gli allenamenti di gruppo a tempo indeterminato: consiglia ai giocatori di rimanere il più possibile a casa, diktat che in molti stanno seguendo. Riversando sui social divertenti scene di vita quotidiana che normalmente restano private.
Antetokounmpo è mvp anche di questa Nba social. Lui e la fidanzata Mariah, la madre del suo primogenito Liam Charles nato a metà febbraio, sono diventati la coppia da non perdere. «Ecco perché abbiamo bisogno che il basket torni presto» ha twittato lei postando un video dell’mvp che prova a suonare la chitarra. «Se questa sarà la vita dopo la fine della mia carriera, voglio rimanere nel basket ancora per molto, molto tempo» aveva rilanciato lui con l’hashtag #25yearcareer, 25 anni di carriera. I siparietti proseguono tra partite a scacchi notturne e balletti improvvisati per cullare l’erede al trono. «Mi sta facendo impazzire: ora mi costringe a guardare una sfida a Nba2k tra lui e Alex. Aiutatemi» ha scritto scherzando Mariah a Thanasis e Kostas, gli altri due Antetokounmpo attualmente in Nba.
A Giannis è stato solo consigliato di rimanere a casa. Mitchell invece deve rimanerci per forza, vista la sua positività al Covid-19. «Sono completamente asintomatico - ha raccontato lunedì in un’intervista tv -: sto bene, se mi dicessero di giocare una serie playoff in questo momento potrei farlo senza problemi. La cosa brutta del virus è proprio questa: se non fosse di dominio pubblico che sono malato, potrei camminare per strada e nessuno lo saprebbe. Ma i medici mi hanno prescritto isolamento assoluto ed è quello che intendo fare». Il 23enne dei Jazz, quest’anno All Star per la prima volta in carriera, è in isolamento da mercoledì, quando dopo la positività del compagno Gobert è stato sottoposto a tampone. Dovrà rimanerci per almeno due settimane, ma ha già trovato la sua ricetta: videgiochi, preferibilmente Nba2k (i videogames sono la passione non troppo segreta di tanti giocatori Nba: Devin Booker di Phoenix ha scoperto mentre stava giocando onlne che la stagione era stata sospesa), maratone di film e... vecchi highligthts di se stesso. «So di non essere l’unico a farlo: mi sono rivisto, dal college alla Nba, e mi sono tornati in mente un sacco di bei ricordi»
Palestra
Mitchell non è l’unico giocatore Nba in isolamento. Serge Ibaka, come tutti i Raptors, si è dovuto tagliare fuori dal mondo perché lunedì scorso aveva affrontato i Jazz. Anche se il suo tampone è risultato positivo, Toronto ha fornito al suo centro tutti gli strumenti per trasformare casa sua in una palestra, cosa che il 30enne congolese ha documentato sui social. dove mostra con dovizia di particolari i suoi esercizi. Come sta facendo anche Danilo Gallinari, in isolamento a Oklahoma City con la fidanzata Eleonora Boi. I due sui social hanno lanciato un programma di allenamento, di cui hanno dato una dimostrazione in prima persona. Solo che Gallo come personal trainer è proprio inflessibile...
LeBron James è stato il primo ad inaugurare la nuova formula degli allenamenti Lakers: in palestra con un solo preparatore, un giocatore per canestro. Poi si è dedicato alla famiglia, anche se su Twitter ha confessato: «Mi serve un nuovo amico con cui bere del buon vino», la sua grande passione. Steph Curry e Marco Belinelli stanno usando questo periodo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle misure anti Covid19, con la star dei Warriors (altro che guarda i propri highlights «almeno due volte al giorno») che con la moglie ha annunciato un piano di sostegno per gli studenti di Oakland rimasti senza mensa scolastica mentre l’azzurro di San Antonio ripete da settimane a tutta Italia: «State a casa». Ma il campo e gli allenamenti mancano proprio a tutti. A Ja Morant, rookie rivelazione con Memphis, anche più degli altri: si è vestito come se dovesse scendere in campo, ed è uscito dalla porta della cucina di casa sua solo dopo aver imitato l’annuncio dello speaker dei Grizzlies. Come se dovesse giocare.
Se mi aspetta questo a carriera finita, voglio giocare a lungo Giannis Antetokounmpo
Passo le giornate tra giochi online, vecchi film e i miei highlights Donovan Mitchell
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