Nerazzurri 2.0: giovani e vincenti Bastoni il simbolo
Alessandro è titolare, Pirola cresce coi big Si lavora su Kumbulla e Martinez Quarta di
La forza di un progetto va misurata soprattutto a lungo termine. Ed è anche per questo che la nuova politica societaria prevede investimenti nell’immediato per essere al vertice – e per molto tempo – nel giro di un paio d’anni. Suning vuole riportare l’Inter nell’elite del calcio mondiale e pensa in grande, non solo al progetto tecnico. Stadio e centro sportivo all’avanguardia, brand riconoscibile in tutto il mondo, appeal internazionale, merchandising. Chiaro che alla base di tutto ci deve essere però una squadra vincente. Zhang ha scelto Beppe Marotta e Antonio Conte per accelerare la corsa a qualche titolo, con linee guida ben definite: si a grandi acquisti ma sempre restando attenti al bilancio; e poi continuare a fare ciò che il club da sempre fa alla grande, ossia valorizzare al meglio il proprio vivaio, costruendosi i talenti del futuro in casa, oppure andando a prenderli prima degli altri. Insomma, mai più casi Zaniolo da queste parti, perché quella ferita ancora brucia in casa Inter. E fiducia ai giovani, come successo con Sebastiano Esposito, considerato la quinta punta della rosa sin dall’inizio della stagione.
Nuove strategie
Il più giovane presidente della Serie A non può non essere favorevole alla linea verde, che ovviamente va abbinata all’arrivo di top player per vincere in fretta e permettere e ai più giovani di crescere con meno pressioni. Il simbolo del nuovo corso è Alessandro Bastoni: un investimento da 31,1 milioni che due anni dopo si è trasformato in miniera d’oro. L’ex Atalanta, dopo un anno in prestito al Parma, è rientrato all’Inter in punta di piedi ma in pochi mesi ha ribaltato gerarchie e scenari futuri, scalzando Godin (può partire in estate) nell’undici titolare e permettendo all’Inter di cambiare le strategie di mercato. Per far decollare un progetto è necessario un sacrificio. Cedere un big per andare poi a reinvestire per rendere la rosa più completa. L’esplosione di Bastoni - leader dell’U21 e pronto al salto nella Nazionale di Mancini - rende oggi meno incedibile Skriniar: sullo slovacco ci sono le big d’Europa e di fronte a un’offerta indecente l’Inter ci penserebbe bene prima di dire no. Anche per questo Marotta e Ausilio hanno provato a bloccare a gennaio Kumbulla del Verona, classe 2000 e rivelazione del campionato: il ragazzo ha rifiutato il Napoli e in Italia sceglierebbe l’Inter, il problema ora è la corte di diversi club stranieri che potrebbe far lievitare il prezzo del cartellino sui 30 milioni. Ma l’Inter gioca su più tavoli e per bocca del vice presidente Javier Zanetti è arrivata la conferma dell’interesse per Martinez Quarta del River Plate: «È tra i più interessanti del calcio argentino» ha ammesso a Radio Continental. Insomma, due difensori giovani nel mirino, col Primavera Lorenzo Pirola che cresce già agli ordini di Conte e potrebbe rivelarsi utile dal prossimo anno, come l’uruguaiano Martin Satriano, classe 2001, preso a gennaio dal Nacional e per molti destinato a diventare il nuovo Luis Suarez. Sullo sfondo resta forte il gradimento per Tonali, 2000 del Brescia: talento e personalità perfetti per la nuova linea. Che sarà verde, ma dovrà essere anche vincente.