Da Ibra a Ribery, i campioni della A aiutano gli ospedali
Lo svedese dona 100mila euro e lancia una raccolta fondi: «Italia ti amo, ora tocca a me» Si muovono anche la stella viola e la Samp
L’immagine scelta è una mezza rovesciata con cui allontana il coronavirus dal Duomo di Milano, lo slogan è in perfetto stile Ibra: «Se il virus non va da Zlatan, Zlatan va dal virus». Quello che conta, però, è la sostanza, e Ibrahimovic fa la sua parte: il campione del Milan ha organizzato una raccolta fondi per aiutare gli ospedali del gruppo Humanitas a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Ha cominciato lui stesso, donando 100mila euro: «L’Italia mi ha sempre dato tantissimo e, in questo drammatico momento, voglio restituire ancora di più a questo Paese che amo», ha spiegato su Instagram. La campagna su “Go Fund” vuole raggiungere un milione da destinare ai centri di Rozzano (Milano), Castellanza (Varese), Bergamo e Torino. L’iniziativa si aggiunge a quella dell’azienda di gomme da masticare di cui Ibra è testimonial, che sta donando due mascherine per ogni pacchetto comprato online. Insieme agli altri tesserati del Milan, poi, Ibra ha rinunciato a un giorno di stipendio per aiutare Areu: la somma si aggiungerà alle donazioni raccolte da Fondazione Milan attraverso la campagna di fundrising che punta al mezzo milione. Grazie ai primi 250mila euro versati dal club saranno donate sei automediche per il soccorso avanzato all’azienda che fa fronte per Regione Lombardia alle emergenze sanitarie.
Ribery e la Samp
In campo anche Franck Ribery, che ha donato 50mila euro tramite la campagna della Fiorentina “Forza e Cuore” alla Fondazione Ospedale Careggi e alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus. Il presidente viola Rocco Commisso (che ha già versato 250mila euro) vuole arrivare a quota 500mila e l’obiettivo è quasi stato centrato. Si muove la Samp: ieri l’Ospedale San Martino di Genova ha ricevuto oltre 100mila euro da due donazioni, del presidente Massimo Ferrero e di giocatori, staff tecnico e sanitario.