Pillon e il Cosenza: arriva il divorzio «Temo per il virus»
Il tecnico resta in Veneto dalla famiglia «È dura, non me la sento di staccarmi»
Le strade di Bepi Pillon e del Cosenza si sono separate dopo poco più di un mese. E con in mezzo l’emergenza coronavirus. Che è la causa principale di questo improvviso, inatteso divorzio comunicato nella serata di ieri. «Dopo un’attenta riflessione e un confronto diretto con la società - ha scritto di suo pugno il tecnico trevigiano nella dichiarazione che ha diffuso l’ufficio stampa del club - in maniera consensuale abbiamo deciso di interrompere il nostro rapporto di lavoro. In questo periodo di difficoltà per l’Italia, il mio pensiero e la mia preoccupazione è rivolta alla salute mia, della mia famiglia ma anche a quella di tutti gli italiani».
La decisione
La pandemia che sta tenendo con il fiato sospeso non soltanto l’Italia ma il mondo intero è al centro della decisione dell’allenatore. Il quale ha valutato tutte le difficoltà del momento, legate anche alle distanze tra il Veneto e la Calabria. Una delle fotografie che arriva da una nazione profondamente colpita dal dramma Covid-19. E lo ha sottolineato con forza lo stesso Pillon. «Questo terribile momento ha aggiunto -mi ha portato a fare delle scelte, non dettate dalla mia passione per il calcio o dalla mia dedizione al lavoro, ma guidate dal buon senso e dalle problematiche che stiamo affrontando qui in Veneto. Risulterebbe, inoltre, ingestibile la distanza Treviso-Cosenza data la situazione attuale che l’Italia sta attraversando».
Bepi Pillon
All. Cosenza
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Le partite con Braglia...
Il Cosenza nelle prime 23 partite di questo campionato ha avuto Piero Braglia in panchina e con lui la squadra ha conquistato 20 punti
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Il tecnico vive in Veneto (per la precisione a Mogliano), zona ad altissimo rischio. E al rientro a Cosenza (la ripresa degli allenamenti era stata programmata per lunedì, ma è quasi certo che si sarà un ulteriore slittamento) avrebbe avuto anche l’obbligo di mettersi in quarantena. Con le inevitabili difficoltà nella gestione del lavoro.
Il presidente
«Abbiamo compreso il momento di grande preoccupazione da parte del nostro allenatore - ha detto il presidente Guarascio - ci siamo sentiti al telefono e ho capito il dramma che si sta vivendo da quelle parti. Dispiace molto, perché Pillon è una persona per bene. Insomma,una ulteriore conferma da parte del numero uno del Cosenza a quelli che sono stati i reali motivi che hanno portato a questa separazione e,
Il rendimento
Pillon ha guidato la squadra in 5 partite, e ha raccolto 4 punti frutto di una vittoria (a Livorno), un pareggio (a Venezia) e 3 sconfitte (con Frosinone e Cittadella in casa, con il Chievo fuori). Ha preso il Cosenza in una situazione di classifica molto compromessa: al terzultimo posto, dopo che Braglia aveva raccolto soltanto 20 punti in 23 partite e, soprattutto, era reduce da 5 sconfitte.
Il sostituto
E adesso c’è da capire chi siederà sulla panchina al posto di Pillon. Per il momento il Cosenza è stato affidato all’allenatore in seconda Roberto Occhiuzzi, come ha scritto il club sul proprio sito. Classica comunicazione di circostanza. In realtà nulla ancora è stato deciso. O meglio: è tornata prepotentemente d’attualità la diversità di vedute tra il presidente Guarascio e il direttore sportivo Trinchera. Com’era già successo al momento della sostituzione di Braglia. Ma questa volta dovrebbe spuntarla il patron il quale vuole affidare la guida della squadra al giovane allenatore cresciuto nel club, mentre Trinchera sarebbe deciso a proporre il ritorno di Braglia. È molto probabile che nella scelta avrà un peso decisivo anche lo spogliatoio e sotto questo aspetto pare che Guarascio abbia le idee molto chiare.
Ne ho parlato con la società, penso alla salute mia e dei miei cari: è una questione di buon senso
La distanza tra il Veneto dove abito e la Calabria rendono il momento ingestibile ...e quelle con Pillon
Dopo il cambio di allenatore, il Cosenza in panchina ha scelto Bepi Pillon e con lui la squadra in 5 partite ha raccolto soltanto 4 punti