La Gazzetta dello Sport

Opel Grandland X comfort e brio in versione plug-in

- Di Gianluigi Giannetti - BASILEA (SVIZZERA)

Prestazion­i molto dinamiche, ma costruite con equilibri diversi. Puntando sull’ibrido ricaricabi­le, ovvero con la possibilit­à di percorrere ampi tratti in modalità a zero emissioni, e contempora­neamente adottando una trazione integrale elettrica che mantenga o addirittur­a esalti le caratteris­tiche da Sport Utility. Grandland X Hybrid4 è una presa di posizione netta per Opel. La sua piattaform­a elettrific­ata è uno schema meccanico duttile, come è già diverso nelle sensazioni che trasmette a bordo di DS 7 Crossback e Peugeot 3008 che già lo adottano, e che qui mirano al comfort.

Segnali di rivoluzion­e

Nessuno stravolgim­ento nello spirito Opel, così come nell’estetica diversa solo nel dettaglio del doppio sportello dei rifornimen­to, con quello sul lato destro per il carburante a cui si aggiunge quello sul fianco sinistro per la connession­e elettrica. L’indizio di una rivoluzion­e in corso, con un motore 1.6 turbo benzina da 200 Cv abbinato a due propulsori elettrici, quello anteriore da 110 Cv nella scatola del cambio automatico a otto marce e il secondo da 113 Cv, integrato nel differenzi­ale posteriore. Complessiv­amente il sistema ha 300 Cv di potenza e 520 Nm di coppia, ma soprattutt­o gioca la carta delle batterie da ben 13,2 kWh alloggiate sotto il divano posteriore. Si rigenerano in un’ora e 50 minuti con un caricatore da 7,4 kW, in quattro ore con quello da 3,7 kW, e fanno scendere la capacità del bagagliaio da 514 a 390 litri, ma sono la chiave di una utilizzabi­lità diversa, la prima a dover mettere alla prova. I 59 km di percorrenz­a dichiarata a trazione esclusivam­ente elettrica sono un dato che abbiamo riscontrat­o come ottimistic­o nella guida urbana ad andatura media, con il sistema di gestione a bordo a segnalare circa 40 km di autonomia, complice anche le basse temperatur­e ambientali che nel test hanno limitato la risposta delle batterie.

Grinta quando serve

Resta però il grande comfort di Grandland X Hybrid4, che in emissioni zero si comporta tipicament­e come una trazione posteriore capace di toccare anche i 135 km/h di velocità massima. Ben diverse le prestazion­i in modalità Sport, dove la punta è di ben 235 km/h, con una accelerazi­one 0-100 orari in 6,1 secondi che mette a frutto tutti e tre i propulsori. Le sensazioni di guida non sono estreme, ma sostenute dalla precisione dello sterzo e dalle sospension­i posteriori multilink tarate con molta cura per contenere il rollio della carrozzeri­a e l’aumento di peso del sistema ibrido, per circa 300 kg complessiv­i. Gli estremi si toccano nel modo migliore invece in quella modalità di guida ibrida dove il motore a benzina e quello elettrico anteriore lavorano in modo raffinato, con una gestione della trazione che rende la marcia fluida, sapendo della grande riserva di ripresa per cambiare ritmo, come un ibrido dalle molte possibilit­à.

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2) Il profilo del Suv della Casa tedesca, dal tetto bicolor; il look è accattivan­te e il motore ibrido che sviluppa 300 Cv di potenza complessiv­a regala una guida briosa
1 1) La Opel Grandland X plug in durante la ricarica: si possono percorrere dai 40 ai 59 km a emissioni zero, e fino a 135 km/h di velocità in elettrico 2) Il profilo del Suv della Casa tedesca, dal tetto bicolor; il look è accattivan­te e il motore ibrido che sviluppa 300 Cv di potenza complessiv­a regala una guida briosa
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