Ranieri: «Italia, gioca da squadra e ce la faremo»
La lezione del tecnico della Samp, il club più colpito: «Cruciverba, tv e Skype: così combatto l’isolamento»
Uno orizzontale: rispettate le regole. Cinque verticale: restate a casa. Claudio Ranieri, 68 anni, l’allenatore più esperto della Serie A – prima squadra allenata la Vigor Lamezia nel 1986 -, dal 12 ottobre 2019 guida la Sampdoria, ovvero il club più colpito dalla pandemia del Coronavirus. Il tecnico romano sta trascorrendo queste giornate nella casa di Genova, con la moglie Rosanna e il personale di servizio. Le parole crociate uno dei passatempi preferiti.
3In una lettera aperta pubblicata dal Secolo XIX, ha scritto: «Sono convinto che ce la faremo tutti e quando avremo vinto questa battaglia collettiva, da squadra e non da singoli individui, scopriremo altre sfumature che prima sembravano banali, superflue». «Ribadisco il concetto: dobbiamo comportarci da squadra, rispettare l’allenatore e le sue regole. Il tecnico in questo momento è il governo che dà le indicazioni: gli italiani devono applicarle. È questa la strategia per vincere la partita. Le regole sono chiare: stare a casa e usare tutte le precauzioni igieniche possibili. Vedo in tv ancora troppa gente per strada. Non va bene. L’avversario è un nemico silenzioso, subdolo. È la prima volta nelle nostre vite che ci troviamo ad affrontare una sfida come questa e per vincerla serve il contributo di tutti. Dobbiamo farlo per noi, per il prossimo e per chi è impegnato al fronte: medici, infermieri, operatori sanitari. Il modo migliore per ringraziarli è osservare le regole».
3Questa storia cambierà probabilmente alcune politiche discutibili intraprese negli ultimi vent’anni in diversi paesi dell’Europa Occidentale, Italia compresa, come lo smantellamento della sanità pubblica. «Da noi il livello è ancora tra i migliori in assoluto, anche se il Sud non è attrezzato come il Nord. Spero che nel Meridione il virus non dilaghi, perché sarebbe un problema contrastarlo. Concordo sul fatto che questa storia sarà una lezione per tutti: bisogna essere previdenti e attrezzarsi. Abbiamo una struttura importante come la Protezione Civile e va sostenuta».
3La situazione si è aggravata negli ultimi giorni in Spagna, dove ha lavorato quattro stagioni in due periodi diversi. «Ho allenato il Valencia, città dove si svolge una festa popolare come le Fallas, il nostro Carnevale di Viareggio. Vedere tutte quelle persone in strada, quando già il Coronavirus stava diffondendosi in Europa, mi ha allarmato. Anche Liverpool-Atletico a porte aperte è stata un errore. La Spagna adesso dovrà seguire il percorso intrapreso dall’Italia. Il virus non ha frontiere. Non lo fermi alle dogane».
3La Gran Bretagna sta correggendo la rotta, ma nella conferenza stampa di una settimana fa, il premier Boris Johnson sorprese tutti: lavatevi le mani e abituatevi all’idea di perdere i vostri cari.
«Il Regno Unito è una nazione anglosassone. Altra cultura, altro modo di affrontare le cose. Mi hanno stupito le immagini dei locali pubblici affollati e la Premier sospesa solo venerdì scorso. Anche in Gran Bretagna stanno però spostando il tiro. L’emergenza è globale».
3Il suo giudizio sul comportamento del premier Conte? «Mi pare che stia gestendo bene una situazione difficilissima. All’inizio all’estero hanno commentato con ironia le misure approntate dall’Italia. Ora siamo un modello da seguire».
3Il presidente della Repubblica Mattarella è l’altro punto di riferimento del paese.
«Mi piace molto il nostro presidente, figura di grande spessore morale. Parla in modo chiaro e corretto».
3 La Sampdoria è una delle squadre italiane più colpite dal Coronavirus.
«La prima reazione fu di allarme. Mi sono spaventato. Poi però, parlando con i calciatori e sentendo che la situazione era sotto controllo, mi sono tranquillizzato».
3Come trascorre le sue giornate?
«La Settimana Enigmistica è un ottimo passatempo e un buon allenamento mentale. Lettura dei giornali. La fisioterapia per recuperare il tono muscolare al ginocchio sinistro. E la tv per seguire gli aggiornamenti. Vedere le immagini delle bare e ascoltare i bollettini quotidiani è un enorme dolore». 3Questa pandemia provocherà una profonda recessione economica.
«E sarà un’altra battaglia da affrontare. Ora però la priorità è la salute. Per questo, se tutti rispetteremo le regole, supereremo prima questa tragedia. Guardate la Cina: ha chiuso tutto e ha superato l’emergenza».
3Ci sono Paesi che hanno mostrato solidarietà all’Italia. «Mi ha fatto piacere vedere le immagini di alcuni siti simbolo del mondo illuminati con il nostro tricolore. Il mondo ci vuole bene perché, con tutti i nostri difetti, siamo una grande nazione e un popolo straordinario».
3Il calcio, soprattutto a livello europeo, ha reagito in ritardo. L’Uefa alla fine ha deciso di rinviare l’Europeo al 2021.
«Era inevitabile e mi pare un provvedimento sensato. Questo permetterà ai campionati nazionali di ricominciare l’attività senza fretta e nel rispetto delle norme di sicurezza. Il calendario sarà stravolto, si giocherà d’estate, ma lo faremo con il sorriso. Il calcio che riprende è un segnale della vita che torna alla normalità».
3Il resto della famiglia Ranieri è a Roma: come si comunica? «Skype per vederci, con mia figlia, genero e nipoti. Roma non è in piena emergenza. È stato importante mettere a disposizione nuove strutture come il Columbus, ma io rilancio una proposta: riapriamo il Forlanini. Meglio gli ospedali rigenerati che le tende da campo».
Si giocherà d’estate, ma lo faremo col sorriso. Il calcio che riprende è un segnale della vita che torna alla normalità CLAUDIO RANIERI SUL CALENDARIO STRAVOLTO