Per il dopo Gigio c’è anche Musso Derby con l’Inter?
Tifosi pronti all’addio del numero 1, ma la partenza sarà un danno d’immagine
Dopo Gigio il diluvio? Non proprio, anche se è chiaro che l’addio del portiere rossonero rappresenterebbe un grosso problema per il Milan. Sul piano tecnico, ma soprattutto sul piano dell’immagine per il club. I dirigenti di una volta dicevano: il Milan non vende i suoi talenti. Lo ha fatto rarissimamente in era berlusconiana e soltanto in momenti complicati, come il biennio passato fuori dalle coppe europee alla fine degli anni Novanta. Il mondo però è cambiato e l’ecosistema rossonero ha subito varie mutazioni ben prima della pandemia con la quale il calcio bloccato dovrà fare i conti. Quindi l’eventuale addio di Donnarumma, dato ormai per scontato viste le difficoltà di rinnovare un contratto già molto oneroso, apre la porta a molte considerazioni.
Affezionato
L’amore di Gigio per il club che lo ha cresciuto come atleta è a prova di metaforica bomba. Ha resistito a diversi momenti difficili, a pressioni e incomprensioni. Il suo super agente Mino Raiola ha ricordato ancora di recente le precedenti puntate della strana storia di uno diventato simbolo troppo presto. «Aspetto ancora le scuse dei tifosi del Milan, visto che Gigio è rimasto». Il problema ormai non sono le scuse dei tifosi, ma il futuro di un portiere che è anche quello della nazionale italiana, che ha preso l’eredità di Buffon e difficilmente, al di là degli umori di ragazzo, può resistere in un club con ambizioni per il momento limitate. C’era una volta Gigi Riva. A Gigio, oggettivamente, non si può chiedere di fare di più.
Guardare avanti
Passato il tempo degli insulti a Dollarumma e al fratello portiere di riserva superpagato, bisogna guardare avanti. I tifosi ormai si sono rassegnati, probabilmente non si ribellerebbero neppure troppo alla cessione di Gigio, un modo per fare cassa e avere un capitale da spendere per il futuro. Il problema è: quale futuro? Nell’incertezza di un quadro societario da definire, Gigio resta uno snodo importante. I nomi per sostituirlo sarebbero tanti, ma al momento si
Candidati Il portiere dell’Udinese e Meret sono fra i preferiti del club
Ragioni Donnarumma ha provato di amare la società. Ma è difficile che resti
tribunale sportivo nazionale, che richiede all’attaccante un risarcimento altissimo. Sedici milioni e mezzo alla Fifa, però il club portoghese, nel contempo, dovrebbe a lui 40mila euro per danni morali. A quanto si dice in Portogallo, Rafael Leao paga il fatto di essere tornato indietro, all’Accademia riducono a due: Meret e Musso. Giovani, quasi vecchi se paragonati a Gigio diventato star quando era un teenager. Giovani e meno costosi di Donnarumma. Le audizioni forse in altre circostanze non sarebbero andate tanto avanti. Maldini e Boban hanno sempre dichiarato di voler provare a trattenere Gigio, a intavolare trattative con Raiola per salvare uno dei pochi simboli di questo Milan che non ne ha molti. Ma Boban è stato licenziato e Maldini esiste ancora dentro il MIlan, in attesa di capire quello che sarà. Pare difficile che ci siano risorse e progetti per soddisfare il portiere e il suo ambizioso super manager. Di Alex Meret si è parlato spesso, il portiere del Napoli compirà fra pochi giorni 23 anni ed è in piena età Elliott. E’ abituato a situazioni complicate, ha già girato l’Italia, come Gigio è un giovane vecchio. Questa forse è la sua forza: è abituato a farsi strada nelle difficoltà. Una dote che forse al Milan una volta non era richiesta, ma le modalità sono cambiate. Poi c’è Juan Musso, il portiere argentino dell’Udinese, a 25 anni un vecchietto rispetto a Gigio. Se il Milan riesce a prenderlo fa un affare, perché Musso piace a molti, soprattutto all’Inter. E intanto a Donnarumma bisognerà cominciare a preparare la festa d’addio.
TEMPO DI LETTURA 2’53” dello Sporting, per allenarsi, anche soltanto per pochi giorni. In più c’è la testimonianza di uno degli aggressori di quei giorni caldi. Un ultrà, amico di infanzia di Rafa, che all’attaccante del Milan avrebbe detto «non preoccuparti, con te non abbiamo alcun problema». Forse i giudici hanno pensato che Rafa avesse approfittato del caos per spiccare il volo. La causa comunque è ancora lunga e gli effetti economici imprevedibili.
TEMPO DI LETTURA 2’56”
OBIETTIVI
Alex Meret
Juan Musso
NUMERO 2
gol
I fatti del 2018 Dopo l’assalto Rafa andò al Lilla I francesi però si defilano