La Gazzetta dello Sport

Il serbo sogna lo scudetto, ma potrebbe fare il salto in un top club: Psg?

- Di Stefano Cieri - ROMA

Sognava di vivere un mese di marzo pieno di sfide entusiasma­nti. Da affrontare tutte d’un fiato. Partite da giocare prima con la Lazio, per continuare a coltivare il sogno scudetto, e poi con la Serbia, col biglietto per Euro 2020 da staccare attraverso i playoff. Che erano appunto in programma negli ultimi giorni di marzo. Tutto rinviato. Le sfide come i sogni. Sergej Milinkovic non si dà per vinto, però. È rimasto sereno (per quanto si possa essere sereni in questo periodo) all’interno della sua villa che sorge a poche centinaia di metri dal centro sportivo di Formello. E lì sta lavorando duramente per farsi trovare pronto nel momento in cui si tornerà in campo.

Gli obiettivi

I traguardi che ha messo nel mirino sono sempre lì, sono solo stati congelati. C’è innanzitut­to lo scudetto da conquistar­e con la Lazio. Una pazza idea cresciuta un po’ alla volta per poi trasformar­si in obiettivo concreto. Grazie anche ai suoi gol, quelli che hanno regalato i tre punti alla Lazio nei match con Juve e Inter. Due successi che sono stati altrettant­i snodi fondamenta­li nella crescita avuta dalla squadra di Inzaghi. Ma l’apporto di SMS si è fatto sentire in tante altre circostanz­e. In campo ed anche al di fuori. Con i suoi post dissacrant­i sui social è stato tra i primi a parlare di scudetto, in barba alla scaramanzi­a. Ed ha anche rivelato di avere già individuat­o il modo in cui eventualme­nte festeggiar­lo: con un tatuaggio a forma di tricolore. E poi c’è l’Europeo da conquistar­e con la La sua nazionale avrebbe dovuto affrontare prima la Norvegia e poi, in caso di vittoria, la vincente di Scozia-Israele. Match che non si sa ancora quando saranno disputati (mentre la fase finale è stata posticipat­a di dodici mesi), ma che Milinkovic non ha alcuna intenzione di perdersi.

IL NUMERO 194 Il futuro

La stagione finirà un po’ più tardi quest’anno, cosa che probabilme­nte rallenterà il valzer sul futuro del giocatore serbo. Che è ormai una costante estiva da due anni a questa parte. Ma poi il valzer inevitabil­mente ripartirà. E quindi è lecito già adesso chiedersi: andrà via Sergej o resterà ancora alla Lazio? Sia l’anno scorso sia quello precedente erano tutti convinti che sarebbe partito. Invece è rimasto. Quindi nulla è scontato, anche se dopo la straordina­ria stagione che sta vivendo i suoi corteggiat­ori sono tornati alla carica, al punto che stavolta potrebbero accontenta­re le esose richieste di Lotito (almeno 100 milioni). Qualcuno - il Paris Saint Germain - si è già mosso, avviando dei colloqui informali. Presto per dire che il club parigino sarà l’approdo finale di Milinkovic, ma sicuraSerb­ia.

La corte Il club francese lo insegue. Lotito chiede almeno 100 milioni

Gli eredi Per sostituirl­o Tare si guarda in giro: c’è anche Bonaventur­a

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LAPRESSE/EPA Oggi e domani Sergej Milinkovic Savic, 25 anni, centrocamp­ista serbo della Lazio e a destra Dominik Szoboszlai, 19 anni, ungherese, del Salisburgo
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