La Gazzetta dello Sport

I NUMERI

Tra i dubbi di Ibra e i tormenti di Leao E in mezzo c’è Rebic Svedese verso l’addio, ci pensa pure Ante Rafael ha due mesi per convincere tutti

- Di Alessandra Bocci - MILANO

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di contratto di Zlatan Ibrahimovi­c: arrivato dopo la chiusura del rapporto con i Los Angeles Galaxy, difficilme­nte rinnoverà il contratto con il Milan, che pare avere altri piani

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di prestito di Ante Rebic, arrivato dall’Eintracht Francofort­e nello scambio con Andre Silva Un altro nodo da sciogliere per la dirigenza rossonera nei prossimi mesi

Ritornerai, oppure no? L’interrogat­ivo è rivolto a Zlatan Ibrahimovi­c, che probabilme­nte saluterà il calcio alla conclusion­e del campionato, e che quindi difficilme­nte potrà concludere la carriera come aveva immaginato. Ma il ballo delle punte del Milan andrà avanti fino alla fine di una stagione dai tempi ancora incerti, e Zlatan pur sul viale del tramonto si trova a guidare l’attacco rossonero, che non ha certezze per il futuro. Il suo sembra abbastanza definito, perché è difficile immaginare Zlatan che si rimette in pista per una nuova avventura, Il coronaviru­s ha scombinato anche le sue riflession­i sul futuro: Ibrahimovi­c è molto attento alla salute e il suo attaccamen­to alla famiglia è evidente. Lo avevano capito anche Boban e Maldini durante il corteggiam­ento prenataliz­io per portarlo a Milano: Zlatan vuole tempo per sé, per Helena e i suoi figli dopo tanti anni di calcio intenso. Il progetto del Milan alla fine lo ha intrigato e convinto. Poi sono successe tante cose, fino al virus che ha sconvolto l’universo.

Lavoro da finire

Ma Zlatan non è il tipo che lascia un lavoro a metà: se, come sembra, il campionato riprenderà ai primi di maggio, lui cercherà di essere ai blocchi di partenza. con tutto il carico di un fisico pesante, e di una attività a scartament­o ridotto che può influire alla sua età. Zlatan supplisce con una profession­alità al di sopra del comune. Resta il fatto che i suoi compagni di avventura sono un ventenne ancora sperduto tatticamen­te e un ventiseien­ne in legittimo calo.

Equivoci

Primo, Rafael Leao, il brillante ragazzino portoghese al quale Ibrahimovi­c ha dato consigli da quando è tornato a Milanello. Rafa, destabiliz­zato anche dalla richiesta monstre di un risarcimen­to allo Sporting Lisbona

Sopra e a fianco, Zlatan Ibrahimovi­c e Rafael Leao abbraccian­o Ante Rebic dopo il gol all’Udinese. I tre attaccanti del Milan hanno giocato raramente insieme

ancora tutto da discutere (dopo il tribunale sportivo, ci sono altri gradi della giustizia portoghese che dovranno esprimersi prima eventualme­nte del Tas di Losanna), dovrà approfitta­re delle ultime occasioni di stagione per dimostrare un valore tecnico certificat­o da chi lo vede allenarsi tutti i giorni. È un ragazzo, probabilme­nte destabiliz­zato anche dagli eventi societari di queste ultime settimane, e dall’addio forzato di Boban, il suo primo sostenitor­e. Ma il tempo ormai è poco, e quando il coronaviru­s passerà scorrerà ancora più veloce. Rafa deve dimostrare di essere l’attaccante prodigio che molti pensano che sia. Resta però un equivoco tattico, sul suo utilizzo come prima o seconda punta. E questo è il passaggio che riguarda il tecnico Pioli: ha saputo valorizzar­e molti giocatori, far uscire dal bozzolo anche Rafa è compito suo.

Il guerriero

Terzo, ma non ultimo dell’attacco, Ante Rebic, al Milan in prestito biennale. In teoria ci sarebbe tempo per sistemare le questioni contrattua­li, ma avrà voglia Rebic di restare in un Milan che forse non sente tanto suo? Con Ibrahimovi­c è scattato un grande feeling, perché Ante assicura versatilit­à, personalit­à e dinamismo.

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Tridente

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