I NUMERI
Tra i dubbi di Ibra e i tormenti di Leao E in mezzo c’è Rebic Svedese verso l’addio, ci pensa pure Ante Rafael ha due mesi per convincere tutti
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di contratto di Zlatan Ibrahimovic: arrivato dopo la chiusura del rapporto con i Los Angeles Galaxy, difficilmente rinnoverà il contratto con il Milan, che pare avere altri piani
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di prestito di Ante Rebic, arrivato dall’Eintracht Francoforte nello scambio con Andre Silva Un altro nodo da sciogliere per la dirigenza rossonera nei prossimi mesi
Ritornerai, oppure no? L’interrogativo è rivolto a Zlatan Ibrahimovic, che probabilmente saluterà il calcio alla conclusione del campionato, e che quindi difficilmente potrà concludere la carriera come aveva immaginato. Ma il ballo delle punte del Milan andrà avanti fino alla fine di una stagione dai tempi ancora incerti, e Zlatan pur sul viale del tramonto si trova a guidare l’attacco rossonero, che non ha certezze per il futuro. Il suo sembra abbastanza definito, perché è difficile immaginare Zlatan che si rimette in pista per una nuova avventura, Il coronavirus ha scombinato anche le sue riflessioni sul futuro: Ibrahimovic è molto attento alla salute e il suo attaccamento alla famiglia è evidente. Lo avevano capito anche Boban e Maldini durante il corteggiamento prenatalizio per portarlo a Milano: Zlatan vuole tempo per sé, per Helena e i suoi figli dopo tanti anni di calcio intenso. Il progetto del Milan alla fine lo ha intrigato e convinto. Poi sono successe tante cose, fino al virus che ha sconvolto l’universo.
Lavoro da finire
Ma Zlatan non è il tipo che lascia un lavoro a metà: se, come sembra, il campionato riprenderà ai primi di maggio, lui cercherà di essere ai blocchi di partenza. con tutto il carico di un fisico pesante, e di una attività a scartamento ridotto che può influire alla sua età. Zlatan supplisce con una professionalità al di sopra del comune. Resta il fatto che i suoi compagni di avventura sono un ventenne ancora sperduto tatticamente e un ventiseienne in legittimo calo.
Equivoci
Primo, Rafael Leao, il brillante ragazzino portoghese al quale Ibrahimovic ha dato consigli da quando è tornato a Milanello. Rafa, destabilizzato anche dalla richiesta monstre di un risarcimento allo Sporting Lisbona
Sopra e a fianco, Zlatan Ibrahimovic e Rafael Leao abbracciano Ante Rebic dopo il gol all’Udinese. I tre attaccanti del Milan hanno giocato raramente insieme
ancora tutto da discutere (dopo il tribunale sportivo, ci sono altri gradi della giustizia portoghese che dovranno esprimersi prima eventualmente del Tas di Losanna), dovrà approfittare delle ultime occasioni di stagione per dimostrare un valore tecnico certificato da chi lo vede allenarsi tutti i giorni. È un ragazzo, probabilmente destabilizzato anche dagli eventi societari di queste ultime settimane, e dall’addio forzato di Boban, il suo primo sostenitore. Ma il tempo ormai è poco, e quando il coronavirus passerà scorrerà ancora più veloce. Rafa deve dimostrare di essere l’attaccante prodigio che molti pensano che sia. Resta però un equivoco tattico, sul suo utilizzo come prima o seconda punta. E questo è il passaggio che riguarda il tecnico Pioli: ha saputo valorizzare molti giocatori, far uscire dal bozzolo anche Rafa è compito suo.
Il guerriero
Terzo, ma non ultimo dell’attacco, Ante Rebic, al Milan in prestito biennale. In teoria ci sarebbe tempo per sistemare le questioni contrattuali, ma avrà voglia Rebic di restare in un Milan che forse non sente tanto suo? Con Ibrahimovic è scattato un grande feeling, perché Ante assicura versatilità, personalità e dinamismo.