Corse, verdura e un bel giardino Così Pioli governa il Milan a distanza
C’è chi sta in centro, chi ha spazi a disposizione. E stop alle calorie
Come sono i calciatori al tempo della crisi? Come noi, più o meno. Fanno i circuit training a casa, sudano sul tapis roulant, usano la fitball per gli esercizi e si sfiancano con gli addominali. Stefano Pioli è un uomo tranquillo, con un temperamento poco incline ai picchi, e non si dedica a telefonate infinite e a video conferenze per controllare i suoi giocatori. Un messaggio vocale all’inizio della settimana, ovviamente personalizzato, schede basate su alcuni criteri di base: sedute di forza, corsa e mantenimento dell’equilibrio muscolare. Esercizi a terra, un po’ di cyclette. Ciascuno ha la sua scheda e deve seguirla, ma non ci sono cani da guardia telematici a valutare il rendimento. Pioli si fida. Lo ha detto dall’inizio, da quando è arrivato in ottobre: «Ho trovato un gruppo molto disponibile e responsabile».
Crisi da gestire
Un po’ disorientato forse dal cambio di sistema. Ma alla base c’era la disponibilità, c’era la voglia di provare a ripartire. E ora il Milan si prepara a una nuova ripartenza, generale e più drammatica, vista l’emergenza planetaria. Ma c’è fiducia e ottimismo. Soprattutto, Pioli non è il tipo che usa le maniere forti. Partiamo dal cibo: le schede erano pronte da tempo. preparate dal nutrizionista Francesco Avaldi e dal suo staff. Il Milan non prepara pasti, anche perché tutta l’attività è bloccata ormai da giorni e i dipendenti sono a casa. Ai giocatori erano state assegnate linee da rispettare da prima e sono state precisate: non si scappa da certe regole, che sembrano semplici da rispettare ma non lo sono (come recita il detto: colazione da re, pasto da principe, cena da povero, cioè frugale). Con gli allenamenti a casa, i fabbisogni calorici sono stati rimodulati. Raccomandato il consumo di verdura e frutta: vitamine, sali