Roma, il ritorno del Faraone El Shaarawy pronto a tagliarsi l’ingaggio. Per lo Shanghai risparmio in vista
IL NUMERO 14
che El Shaarawy percepisce all’anno allo Shanghai. Dando il via libera all’attaccante, i cinesi risparmierebb ero 28 milioni
C’era una volta un Faraone. Ma non di quelli che costruivano piramidi e speravano nella puntualità delle piene del Nilo per avere un anno di buoni raccolti. Questo era un Faraone dei nostri giorni, di quelli capaci più di edificare sogni che imperi. Eppure, nonostante tutto, a Roma si era trovato benissimo, tant’è che nel giorno del munifico addio, non si sa se fu più forte la soddisfazione oppure la malinconia. Ecco, questa breve favola da calcio del Terzo Millennio, avrebbe bisogno di un finale, magari lieto come di prammatica, e non è detto che non tocchi proprio alla Roma riuscire a scriverlo. Già, perché il Faraone in questione non è altri che Stephan El Shaarawy, uno che in giallorosso ha messo a segno 40 gol in 139 partite, dal gennaio 2016 al giugno 2019.
Operazione ritorno
In fondo, nonostante la sua quotidianità sia rappresentata dallo Shanghai Shenua, in cui ha segnato 4 gol in 13 partite, il cordone ombelicale con l’Italia non si è mai davvero interrotto. Compatibilmente con la lunghezza del viaggio, Stephan è infatti tornato nella Capitale ogni volta che ha potuto, senza dimenticare che qui vive suo fratello Manuel, agente e mentore della sua carriera. Insomma, complice prima un adattamento non semplicissimo, e poi la grande paura legata alla epidemia di coronavirus, Roma - in tutte le sue accezioni - è rimasta sempre al centro dei pensieri dell’attaccante. Non è un mistero, infatti, che già a gennaio c’era stato il tentativo di tornare in maglia giallorossa, anche se le condizioni non erano ancora ottimali. In generale, l’operazione ritorno, a Trigoria, presenterebbe non pochi punti a favore. El Shaarawy ha solo 27 anni e vanta un’esperienza, in Italia e all’estero, con pochi paragoni. Non solo. Il commissario tecnico Roberto Mancini lo stima da tempo, segno del saper essersi conquistato un gradimento in tempi non sospetti e così, anche lo spostamento dell’Europeo potrebbe essere un’opportunità in più per tentare un rientro stabile in azzurro.
IDENTIKIT
178 cm
●Cresciuto nel settore giovanile del Legino, nel Savonese, si trasferisce poi nel settore giovanile del Genoa con cui esordisce in Serie A con Gasperini a 16 anni. Dopo il prestito al Padova viene acquistato dal Milan. Quindi Monaco, Roma e l’esperienza cinese a Shanghai con cui ha vinto una Coppa nazionale. Non basta. Nell’ambito di un grande club come la Roma, in cui il catechismo del turnover deve essere sempre seguito senza discutere, l’attaccante di origine egiziana non ha mai dato problemi in questo senso, accettando disciplinatamente qualsiasi disposizione degli allenatori che lo hanno avuto in giallorosso. Tra l’altro, rispetto alle punte esterne attualmente nella rosa di Fonseca - se escludiamo gli atipici Mkhitaryan e Zaniolo - El Shaarawy è in grado di portare una dote di gol senz’altro superiore, cosa che l’allenatore portoghese gradirebbe di sicuro.
Sconto all’ingaggio
Cosa ostacola, allora, a mettere in piedi questo tipo di operazione? Un solo elemento, però non certo banale: lo straordinario ingaggio che il Faraone percepisce adesso. L’attaccante, infatti, ha firmato con la società di Shanghai un contratto da circa 14 milioni netti a stagione per tre anni. Una cifra mostruosa, che ora persino in Cina è diventata fuori mercato, per via del tetto salariale che è stato imposto dall’inizio di