Finale di stagione? Così la Serie B e la C ci stanno provando
Balata e Ghirelli al lavoro nella scia della A «Priorità alla salute e a tutte le autorità»
HA DETTO
Proviamoci. Come la Serie A, anche la Lega B e la Lega Pro stanno ipotizzando una ripresa del campionato per concludere regolarmente la stagione. Magari a porte chiuse, chissà: l’importante è cercare di portare a termine questo 2019-20. Gli staff di Mauro Balata e Francesco Ghirelli stanno lavorando a un calendario con le date con le ultime gare, sapendo che senza Europei c’è più spazio e che dal via libera per la ripresa degli allenamenti al ritorno in campo ci dovrà essere il margine necessario. Ovviamente i due presidenti di Lega mettono davanti a tutto la salute: non c’è ipotesi che tenga se prima ogni rischio non viene scongiurato, rimettendosi dunque alle decisioni delle autorità sportive e non. E facendo altre importanti considerazioni.
Serie B
Mancano 10 giornate e il recupero Ascoli-Cremonese, più i 5 turni dei playoff e i 2 del playout. Tra maggio e giugno le date ci sarebbero, ma è già messa in conto la possibilità di sforare a luglio. Al di là delle date comunque sarà una ripresa difficile e Balata avvisa: «Maggiore sarà il nostro grado di attenzione, minore sarà la durata del periodo di emergenza». Ecco la sua proposta: «Ho lanciato l’idea di un “Piano Marshall” che possa mettere in campo strumenti straordinari e che consenta di avere delle priorità: la prima, naturalmente, riguarda la salute di tutti i giocatori, degli staff, dei dipendenti dei club, e la seconda la sopravvivenza del sistema Serie B, ma più in generale del sistema calcio italiano, magari inserendo degli strumenti di defiscalizzazione che alleggerirebbero la pressione sui club. Servono fondi straordinari per evitare che sorgano ulteriori problemi e che possano far fronte a questa crisi che così duramente sta colpendo il nostro Paese ma dalla quale, certamente, ne usciremo ancora più forti».
Serie C
I gironi A e B devono giocare 11 giornate (il C solo 8) e 6 recuperi, le finali di Coppa Italia, più i 10 turni dei playoff e 2 dei playout. Non c’è dubbio: l’idea è finire a luglio è scontata. Ghirelli, fatte le debite premesse riguardo la salute, le decisioni delle autorità, la necessità di accordi per la defiscalizzazione e per il taglio degli stipendi («qui bisognerà ricostruire come dopo una guerra, serve la collaborazione di tutti, è ora di pace»), per il quale ieri ha avuto il sostegno di Pasini (Feralpisalò), mette le mani avanti da buon conoscitore del suo mondo: «Noi speriamo di ripartire presto, vorrebbe dire che il problema è risolto. Ma sarebbe assurdo doverci fermare perché qualcuno si sogna di aprire contenziosi nei tribunali. Il calcio oggi non se lo può permettere, la gente ci manderebbe giustamente a quel paese. Le società devono essere responsabili, dobbiamo superare il momento insieme».
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HA DETTO
Bisogna lavorare a provvedimenti che tengano in piedi tutto il sistema calcio dopo questa crisi
Il calcio ora non si può permettere di finire nei tribunali: se succede, la gente ci manderà a quel paese
Ghirelli
SERIE C 11