Barella tutor di Castrovilli così l’Inter sarà più italiana
Barella il leader Novità Castrovilli Conte costruisce con i talenti di casa I nerazzurri scelgono in Serie A: con la Juve ci sarà una lunga sfida per Tonali e Chiesa
Più giovane e più italiana. L’Inter 3.0 su cui stanno lavorando il presidente Steven Zhang e l’a.d. Beppe Marotta vuole giocatori già vincenti per dare l’assalto alla Juve e punterà ancora tanto sul made in Italy. Per continuare quel discorso iniziato un’estate fa: Antonio Conte diventa il nuovo condottiero nerazzurro al posto di Spalletti e vanno scelti i suoi soldati. I nerazzurri hanno le idee chiare: Barella e Sensi valgono investimenti importanti, Bastoni merita la promozione dopo l’apprendistato di Parma. Ora il film in qualche modo è pronto a ripetersi. Perché l’obiettivo del mercato interista punta sui talenti di casa nostra, in primis su Gaetano Castrovilli, e resta indirizzato sui «soliti» Chiesa e Tonali, i nomi più ambiti della Serie A, per i quali il duello con la Juventus è sempre in piedi. Insomma, tra l’oggi e il domani l’Inter avrà una giovane anima italiana. Caratteristica fondamentale, nei pensieri di Zhang & Marotta, per dare alla squadra stabilità e soprattutto durata nel tempo.
Mix che piace
Nicolò Barella è il giocatore che in qualche modo dovrà continuare a dare l’esempio al resto del made in Italy. La scorsa estate al Cagliari sono andati 12 milioni per il prestito, a fine stagione l’Inter deve pagarne altri 25 per il riscatto obbligatorio. Soldi spesi bene, il sardo dopo un brevissimo ambientamento si è conquistato il tifo di San Siro. E nel centrocampo di Conte ha dimostrato di avere già i gradi per stare nel cuore di una big: senza contare i 3 gol a Slavia Praga, Verona e Fiorentina, tutti in casa e tutti necessari a rimettere in corsa l’Inter. Nicolò insieme con Stefano Sensi, l’altro pezzo del made in Italy che ha fatto sorridere l’Inter contiana, ha retto la baracca a lungo. Al di là del famoso sfogo dell’allenatore dopo la rimonta spaccagambe incassata a Dortmund («In questo gruppo nessuno ha vinto niente. Devo chiedere qualcosa a Barella e Sensi che abbiamo preso da Cagliari e Sassuolo?»): perché di Barella e di Sensi Conte si è sempre fidato. Quasi sorpreso dalla capacità dei due giocatori, uno 23 anni e l’altro 24, di alzare il loro livello. Per Stefano, inseguito dalla sfortuna da inizio ottobre e con una lista di infortuni lunghissima, resta in ballo il riscatto dal Sassuolo. I malanni fisici sono un problema, ma la qualità vista nei primi mesi di Inter vale tantissimo: per l’ok alla conferma c’è un patto d’onore tra i club, ma i 20 milioni da pagare sono una cifra importante, tenuto conto anche che nel ruolo di Sensi ora c’è pure Christian Eriksen, uno che l’anno prossimo avrà ancora di più gli occhi di tutti addosso.
Che cosa succede
L’Inter italiana si affiderà di sicuro ad Alessandro Bastoni, che ha tolto il posto a Godin e guadagna certezze giorno dopo giorno. Le stesse che con Conte potrebbero far crescere anche Gaetano Castrovilli. Il 23enne pugliese, sorpresissima della Fiorentina, è il primo nella lista della spesa nerazzurra: Antonio ha dato l’ok, si parte da una valutazione di 40 milioni e nelle prossime settimane ci potrebbe essere la mossa vincente della coppia Marotta-Ausilio, anche se il presidente Rocco Commisso è pronto a blindarlo offrendogli un altro anno di contratto. Stesso disegno che la Viola potrebbe attuare con Chiesa, portandolo sino al 2025 e tenendo lontani Inter e Juve. Il duello con i bianconeri c’è e ci sarà anche per Tonali: al momento l’opzione Torino è più avanti, ma la Milano nerazzurra non vuole lasciar libera la strada. Perché crede nel made in Italy.