La Gazzetta dello Sport

Pavarese: «Dopo due anni manca di più»

Il Toro, la cascina, la sedia di Amsterdam, i Nomadi: l’ex d.s. racconta Mondonico

- Di Mario Pagliara in

Apre un «Mondo» di ricordi. Ed è una scossa intensa, un brivido che pervade, in un racconto che scorre fluido interrotto talvolta da quel maledetto nodo alla gola che a due anni (oggi) dalla scomparsa di Emiliano Mondonico ancora gli si stringe. Perché lui e Gigi Pavarese sono stati molto di più di un tecnico e di un segretario generale prima, un d.s. dopo, sia al Napoli che al Torino. Sono stati due amici veri, che hanno condiviso un lungo pezzo di cammino in quegli elettrizza­nti anni Novanta. «Eravamo due indiani, lui era il capo indiano», ci scrive Pavarese in un messaggio inviato a intervista finita. «Ho avuto la fortuna di essere amico di Emiliano, a me manca tanto. Oggi anche di più. Ho avuto l’onore di far parte della sua cerchia ristretta, di entrare a casa sua, in un rapporto che non si è mai interrotto...».

3Chi era il suo Mondonico? «Un uomo eccezional­e. L’eccezional­ità di Emiliano era in tante cose: nella sua semplicità, ad esempio, con la quale sapeva andare a fondo in tutte le questioni, nel suo essere sempre disponibil­e e pieno di consigli. In quel suo modo di fare scanzonato, ma molto responsabi­le. Aveva grande carisma e personalit­à, era la sua forza».

3Momenti indimentic­abili? «Ne abbiamo vissuto di bellissimi, come la cavalcata europea del Toro nel 1992, ma anche amari, come le due retrocessi­oni, una in granata l’altra al Napoli, sempre per un punto, per le quali mi sono sempre assunto le mie responsabi­lità. Sono stati i nostri due nei. Ma il 1992 è stato davvero favoloso».

3Stiamo già parlando della sedia di Amsterdam? «Quella sedia, già. Mamma mia... Ero seduto alla sua sinistra, Emiliano in mezzo, a destra c’era Luciano Moggi. Ero concentrat­issimo sulla partita, per un attimo staccai gli occhi dal campo, mi girai e vidi Emiliano in piedi con quella sedia levata al cielo. Pensai: “Chissà che succede...”. Mi alzai di scatto dicendogli “Mai cosa fai, tirala giù tirala giù. L’arbitro ti butta fuori”, non accadde».

3Ne parlaste dopo?

«A fine partita eravamo distrutti: non toccammo l’argomento, nemmeno nei giorni successivi. Emiliano ha sempre detto che in quella sedia c’era un sentimento di rivoluzion­e da bar, nel senso di voler con quel gesto protestare contro le ingiustizi­e. Ho poi capito che quella protesta rientrava nell’animo del Toro che lui era capace come pochi altri di personific­are. Anzi, riusciva ad aggiungere qualcosa in più».

3 Concetto interessan­te, che modo secondo lei? «Fatemi prima dire che ho avuto l’onore di lavorare con due grandi società, il Napoli e il Torino: a mio parere, gli unici club che tramandano il senso di appartenen­za tra le generazion­i. Il Toro è una famiglia, il Toro è il Toro. Il modo di fare di Emiliano esaltava l’animo del Toro, con quel suo modo di essere e di pensare anticonfor­mista e goliardico. C’è un episodio mai raccontato...».

3Torniamo a Ajax-Torino? «Sì, alla vigilia. Nell’anno di Napoli in cui vincemmo la Uefa avevamo una tradizione: il giorno prima delle gare di Coppa, io arbitravo una partitella in famiglia di 15’. Vinceva sempre la squadra di Maradona, perdeva quella di Renica. Il giorno prima della finale di Stoccarda, la allungai a una mezzoretta, ma niente, vinse ancora Diego e fu propizia...».

3E il Toro cosa c’entra? «Pur non essendo scaramanti­co, mi ricordai di questo rito al Toro. Nelle vigilie europee, si faceva un quarto d’ora di partitella: la squadra di Marchegian­i contro quella di Mondonico, sì giocava anche lui, io arbitravo. Ha sempre vinto il mister, tranne una volta: il giorno prima di Ajax-Toro nonostante la feci durare quasi 45’.».

3Dove risiedeva l’unicità di

Mondonico?

«Solo lui, ad esempio, era capace di arrivare con la goliardia al cuore dei giocatori. Così tante volte è riuscito ad evitare che i ragazzi commettess­ero degli errori. Un esempio? Al Toro non stavamo certo a controllar­e tutti, ma capitava che arrivasser­o notizie di qualcuno che andava per night. Emiliano era l’unico in grado di intervenir­e: lo ha fatto tante volte».

3Non abbiamo ancora parlato del tecnico...

«Lui e Bianchi sono stati i migliori di quell’epoca: avevano la dote di saper leggere le gare. Oggi farebbe la differenza».

3Il momento più vostro?

«Il 6 giugno ‘99 a Benevento, 4-1 alla Fidelis Andria e serie B vinta con un turno di anticipo. Ci eravamo fatti una promessa, due giorni dopo eravamo nella sua cascina, a Rivolta d’Adda, a mangiare pane e salame. Tra una fetta e l’altra Emiliano rinnovò il contratto».

3 Dallo stadio alla cascina, abbastanza insolito...

«Era la sua originalit­à. Gliene dico un’altra: mancavano pochi giorni a Natale 1999, mi invitò in cascina. Eravamo pochi intimi, ma quelli giusti. C’erano Beppe Carletti e i Nomadi, suoi amici. Canzoni, buon cibo, ottima compagnia: si fecero le 4 senza accorgerce­ne».

3Infine Pavarese, cosa le è rimasto di quegli anni al Toro? «Emozioni, amicizie, il Toro è una parte di me. È rimasto un gruppo whatsapp voluto da Clara, si chiama ‘Quelli della finale’, ci siamo tutti. E ci siamo ripromessi di rivederci in cascina da Emiliano appena l’emergenza finirà. Perché...». Qualche secondo di silenzio... «... Emiliano è sempre tra noi, è solo dall’altra parte».

Scanzonato goliardico e anticonfor­mista: così Emiliano aggiungeva qualcosa di suo allo spirito Toro

Due giorni dopo aver vinto la B del ‘99 lui rinnovò tra una fetta di pane e una di salame in cascina

Gigi Pavarese

La sedia al cielo era un atto contro le ingiustizi­e: è nell’animo Toro

 ?? FUSCO ?? Emiliano Mondonico ex tecnico calciatore ci ha salutato il 29 marzo 2018 a 71 anni. Ha allenato tanti club, con il Toro vinse la Coppa Italia ‘93, perse la finale di Uefa ‘92, risalì dalla B nel ‘99 come racconta la foto della festa accanto
FUSCO Emiliano Mondonico ex tecnico calciatore ci ha salutato il 29 marzo 2018 a 71 anni. Ha allenato tanti club, con il Toro vinse la Coppa Italia ‘93, perse la finale di Uefa ‘92, risalì dalla B nel ‘99 come racconta la foto della festa accanto
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 ??  ?? 5 anni insieme Gigi Pavarese e Emiliano Mondonico sono stati insieme al Torino dal 1991 al 1993 e dal 1998 al 2000, e dopo a Napoli nel 2000-2001
5 anni insieme Gigi Pavarese e Emiliano Mondonico sono stati insieme al Torino dal 1991 al 1993 e dal 1998 al 2000, e dopo a Napoli nel 2000-2001
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1992 Coppa Uefa, finale di ritorno Ajax-Toro: la protesta di Mondonico

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