Il Bologna mette la freccia a sinistra Dijks e Krejci, il futuro è vostro
I due terzini hanno saltato ben 34 partite in due: ma lo stop del campionato ne agevola il recupero
Scaldano i motori, Mitchell Dijks e Ladislav Krejci. I due terzini del Bologna hanno saltato 34 partite per infortunio in questa stagione: il primo non vede il campo dal 22 settembre e il secondo dal 4 dicembre. La sosta forzata, in questo caso, ha permesso loro di risolvere i problemi fisici restituendoli a Mihajlovic qualora la stagione ripartisse. Quello di Dijks è stato un calvario, il suo campionato si è interrotto nell’intervallo della partita con la Roma alla quarta di campionato. Uscito per una botta al costato, il vero guaio è sorto successivamente al secondo dito del piede destro, con un edema osseo che si è aggravato e lo ha tenuto ai box fino ad ora. Krejci aveva invece alzato bandiera bianca in Coppa Italia a Udine per una contusione al ginocchio destro, ma il successivo coinvolgimento del piatto tibiale ha notevolmente allungato i tempi di recupero.
Porte girevoli
È stata dunque una fascia sinistra senza padrone, quella del Bologna, anche per la mancanza di un sostituto di ruolo di Dijks. La titolarità dell’olandese, per il quale il Milan in estate era arrivato a offrire 20 milioni che i rossoblù hanno respinto, non era in discussione ma la sfortuna ci ha messo lo zampino. Lo ha rimpiazzato per un paio di mesi Krejci, un’ala convertita nell’ultimo anno in laterale difensivo. Nella gara di andata contro la Lazio era anche tornato al gol dopo quasi tre anni, ma anche a lui la fortuna ha girato le spalle. Il ruolo di terzino sinistro è diventato così una porta girevole: Mihajlovic ha ruotato in quella posizione Denswil, che doveva essere il centrale titolare prima di essere soppiantato da Bani, e il versatile Mbaye, mentre in uno spezzone di gara contro l’Udinese anche Tomiyasu si è destreggiato su quella fascia. Intanto, per l’anno prossimo si parla di un inte
Analisi e scenari
Ieri, l’amministratore delegato Claudio Fenucci ha invece parlato a Radio 1 Rai su questo momento particolare: «La priorità adesso è superare l’emergenza stando vicini a chi opera sul campo – ha detto il dirigente del Bologna -. In Lega discutiamo sui vari scenari, abbiamo fatto varie analisi per i profili di rischio economico sia in caso di sospensione, sia in caso di cancellazione. Oggi parlare della possibilità di continuare i campionati o cambiare format non è consono al periodo che sta attraversando il Paese, preferiamo dunque che se ne parli in Lega invece di fare piccole polemiche fuori contesto legate alle posizioni di classifica delle varie squadre. Lo stadio? Aspettiamo tempi migliori per presentare l’iniziativa e partire con l’iter amministrativo, la problematica oggi è scegliere fra un campo alternativo o costruire uno stadio temporaneo quando scatteranno i lavori».
Quanti problemi L’olandese out dal 22 settembre, il ceco non va in campo invece dal 4 dicembre