La Gazzetta dello Sport

Lukaku ed Eriksen perderebbe­ro 2,5 milioni di euro Stipendi ridotti La Dea del super trio

Con un taglio pari a quello della Juve campioni più «poveri» in tutta Italia

- di Francesco Fontana- MILANO

Un passo indietro. Anzi, quattro: marzo, aprile, maggio e giugno. Il periodo che permetterà alla Juventus di risparmiar­e una novantina di milioni (un terzo del monte-ingaggi complessiv­o), quota dettata dalla riduzione dei compensi pattuita con calciatori e mister Sarri per un importo pari alle mensilità sopraccita­te (ovviamente, per via dell’emergenza Covid-19). Un bel messaggio, applausi. Chissà che anche gli altri 19 club di A non possano fare altrettant­o, magari interpella­ndo gli uomini più «pesanti», economicam­ente parlando. E si parte da Lukaku, legato all’Inter fino al 2024 a 7,5 milioni a stagione (più altri 1,5 di bonus): se il belga facesse quei famosi quattro passi indietro, il risparmio sarebbe di 2,5 (circa 0,6 al mese). Idem per Eriksen, che con Romelu permettere­bbe agli Zhang di metterne in «fresco» 5.

Gigio, Zlatan e Dzeko

Da Appiano a Milanello, dove regna lo «sguardo» di Raiola: i più «ricchi» sono Donnarumma (6 milioni) e Romagnoli (3,5), poco sotto c’è Ibrahimovi­c a quota 3. Con quattro mesi di «stop», il Diavolo si ritrovereb­be in mano 4,1 milioni. A Trigoria, Dzeko ne guadagna ulteriori 0,9: con l’ok del bosniaco, la Roma ne metterebbe in «freezer» 1,6. Di più il Napoli, dove Koulibaly – con 6 milioni – guarda tutti dall’alto al basso: con il solo centrale senegalese, De Laurentiis ne risparmier­ebbe 2. Si va a Formello. Lì la super annata di Milinkovic-Savic va di pari passo con l’aspetto economico: 2,5 milioni per il centrocamp­ista serbo, di conseguenz­a 0,8 quelli che Lotito manterrebb­e nel proprio portafogli.

Ribery «paga» Pulgar

Nella Torino granata canta il «Gallo» con 1,8: Belotti e il più pagato, se arrivasse la stretta di mano con patron Cairo il capitano rinuncereb­be a 600.000 euro. A Firenze c’è Ribery in copertina: top player indiscusso, al quale Commisso ne garantisce 4 a campionato fino all’estate 2021. Senza i compensi garantiti al francese – si ricorda, quelli di marzo, aprile, maggio e giugno – la Fiorentina potrebbe – tanto per rendere l’idea – pagare 12 mensilità a Pulgar, cileno da 1,3 milioni a stagione (come Boateng, poi ceduto al Besiktas). Poco meno (1 milione) ciò che risparmier­ebbe il numero uno del Cagliari, Giulini, se Nainggolan (ingaggio da 3 milioni) sposasse la causa. A Bologna in tre arrivano a 1,6: Sansone, Medel e Soriano. Con loro, il «risparmio» sarebbe il medesimo.

Un’Atalanta che vale i quarti di finale di Champions, là davanti – con i suoi fenomeni – arriva a circa 6 milioni complessiv­i: somma che, equamente, si dividono Gomez, Ilicic e Zapata. Così a Bergamo il risparmio sarebbe di 2 milioni di euro. A Genova, sponda Grifone, il «nome» è Schone, che salutando l’Ajax in estate accettò un biennale da 3 milioni totali (con il danese il presidente Preziosi tratterreb­be 1 milione). In casa Samp il leader è Quagliarel­la: difficile che un gigante come lui non possa andare incontro alle esigenze del suo Doria (tra marzo, aprile, maggio e giugno il capitano blucerchia­to guadagnere­bbe 400.000 euro). A Reggio Emilia, casa del Sassuolo, Berardi porta a casa 1 milione (circa 83.000 al mese): idem Babacar a Lecce. A Parma sono 1,3 per Gervinho, anche se il big è Darmian con 1,5 (500.000 per i quattro mesi indicati). Poi Petagna (1,2), De Paul (0,8), Balotelli (1,5) e Pazzini (1,3). Le stelle di Spal, Udinese, Brescia e Verona porterebbe­ro – rispettiva­mente – circa 400.000, 266.000, 500.000 e 433.000 euro. Numeri, numeri e numeri... Magari noiosi, leggendoli. Meglio andare dritti al punto, meglio mandare un bel messaggio in un momento così difficile: per farlo, basterebbe­ro quattro passi indietro.

Risparmio Milan

Gigio, Romagnoli e Ibrahimovi­c «porterebbe­ro» circa 4,1 milioni

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