Spinta preziosa Martella piace tanto a Lopez
Il tecnico ormai lo reputa fondamentale in attacco
L’apparenza inganna. Bruno Martella, per esempio. Sfogli le sue statistiche, le rapporti alla squadra e pensi che la sua presenza in campo sia stata un peso: il rendimento è peggiore in media rispetto alle partite in cui non gioca, meno punti (0,5 rispetto a 0,9), meno gol segnati (0,8 contro 1) e più reti incassate (2,1 contro 1,6); anche il possesso palla è in media più basso (37.9% contro 40.0%). Ma sarebbe un giudizio superficiale e miope. La realtà è più complessa, e non è difficile capire perché Diego Lopez da quando allena il Brescia l’ha sempre schierato titolare (contro Udinese, Juventus, Napoli e Sassuolo).
Sinistro naturale
Il tecnico sudamericano ha ripescato a sinistra un mancino naturale che in A fatica a difendere: lo si è visto in questo campionato, lo si era visto anche nella seconda stagione a Crotone (in tutto 59 presenze e un gol, con una salvezza e una retrocessione); ma quando si attacca è un’altra cosa. Martella è il giocatore del Brescia che ha portato a buon fine più cross (13). Non solo: è il difensore che crea più occasioni per i compagni in media a partita (1.0). La sua spinta può essere preziosa, per una squadra che, se riprendesse il campionato, dovrebbe inseguire. Come lo era stata nello scorso torneo, in B, quando il suo contributo alla promozione si tradusse anche in 2 reti. Perché Martella è un terzino stile sudamericano: utile soprattutto quando si attacca.