La Gazzetta dello Sport

Spinta preziosa Martella piace tanto a Lopez

Il tecnico ormai lo reputa fondamenta­le in attacco

- di Gian Paolo Laffranchi - BRESCIA

L’apparenza inganna. Bruno Martella, per esempio. Sfogli le sue statistich­e, le rapporti alla squadra e pensi che la sua presenza in campo sia stata un peso: il rendimento è peggiore in media rispetto alle partite in cui non gioca, meno punti (0,5 rispetto a 0,9), meno gol segnati (0,8 contro 1) e più reti incassate (2,1 contro 1,6); anche il possesso palla è in media più basso (37.9% contro 40.0%). Ma sarebbe un giudizio superficia­le e miope. La realtà è più complessa, e non è difficile capire perché Diego Lopez da quando allena il Brescia l’ha sempre schierato titolare (contro Udinese, Juventus, Napoli e Sassuolo).

Sinistro naturale

Il tecnico sudamerica­no ha ripescato a sinistra un mancino naturale che in A fatica a difendere: lo si è visto in questo campionato, lo si era visto anche nella seconda stagione a Crotone (in tutto 59 presenze e un gol, con una salvezza e una retrocessi­one); ma quando si attacca è un’altra cosa. Martella è il giocatore del Brescia che ha portato a buon fine più cross (13). Non solo: è il difensore che crea più occasioni per i compagni in media a partita (1.0). La sua spinta può essere preziosa, per una squadra che, se riprendess­e il campionato, dovrebbe inseguire. Come lo era stata nello scorso torneo, in B, quando il suo contributo alla promozione si tradusse anche in 2 reti. Perché Martella è un terzino stile sudamerica­no: utile soprattutt­o quando si attacca.

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