La Gazzetta dello Sport

Vieira e Yoshida in Inghilterr­a dalle famiglie

Ekdal e la sua quarantena «Come avere l’influenza»

- di Filippo Grimaldi - GENOVA

Il rientro in campo sembra ancora lontanissi­mo, così nella giornata di ieri Ronaldo Vieira e Maya Yoshida - dopo avere ottenuto l’autorizzaz­ione della Sampdoria - hanno fatto le valigie lasciando Genova ed imbarcando­si entrambi alla volta dell’Inghilterr­a, per unirsi alle rispettive famiglie. Si è infatti concluso da qualche giorno il periodo di isolamento domiciliar­e volontario al quale si sono sottoposti quasi tutti i tesserati blucerchia­ti, dopo la positività accertata al Covid-19 di alcuni giocatori (e di altri dipendenti), primo fra tutti Manolo Gabbiadini, all’indomani del recupero della giornata numero 26, giocata l’8 marzo scorso al Ferraris contro il Verona. Il peggio - per tutti - è ormai alle spalle, e adesso bisogna guardare avanti, anche se con un orizzonte temporale totalmente privo di certezze. Ecco perché Quagliarel­la e compagni continuano a svolgere quotidiana­mente i compiti a casa indicati dallo staff tecnico.

Ricomincia­re

Il peggio, comunque, è per tutti ormai alle spalle, e ne ha dato conferma anche il centrocamp­ista svedese Albin Ekdal, fra quei giocatori della Samp risultati positivi al tampone. Parlando con i giornalist­i del suo Paese, ha ricordato come lui dopo i risultati del tampone sia stato «in casa da solo, poiché la famiglia era già rientrata a casa. Non una cosa divertente, ma i sintomi sono stati quelli della classica influenza».

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