La Gazzetta dello Sport

Lovato studia da grande alla corte di Juric

Il giovane difensore preso a gennaio aspetta il debutto

- di Matteo Fontana - VERONA

Il suo sogno è soltanto rinviato. Già, perché su di lui il Verona ha fatto un investimen­to mirato e consistent­e: più di un milione di euro, quanto versato dall’Hellas al Padova per il suo cartellino. Matteo Lovato è entrato nel gruppo gialloblù a fine mercato invernale, ha vissuto le prime emozioni in Serie A, seguendo dalla panchina le imprese della squadra e prendendo, al centro sportivo di Peschiera del Garda, il ritmo degli allenament­i tiratissim­i voluti da Juric. Il debutto tra i big ci sarà, quando si riprenderà a giocare, in questa stagione o nella prossima.

Fisico

A vent’anni, Lovato ha qualità atletiche notevoli, è un difensore che ha un grande margine di crescita. Juric l’ha incrociato da lontano, quando guidava il Genoa. Al tempo, Lovato era nelle giovanili del Grifone, con al fianco Eddie Salcedo, figlioccio dell’uomo di Spalato. Grande fisico e mezzi tecnici interessan­ti, Lovato ha sottoscrit­to un contratto a lunga scadenza con il Verona: la firma è arrivata su un accordo fino al 30 giugno 2024. Nell’Hellas che ha lanciato Marash Kumbulla, diventato un «crack», con una valutazion­e che ha toccato i 30 milioni di euro, c’è un altro talento di prospettiv­a nato nel 2000. L’emergenza coronaviru­s ha spostato in là i giorni dell’esordio in serie A, ma non la grande fiducia che nel ragazzo hanno i dirigenti e lo staff del Verona.

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