Falso volantino Polizia in allarme
Cresce l’allarme degli esperti Usa Trump: «Un ponte aereo per portare materiale sanitario a New York»
Dovremmo essere vicini o avere già raggiunto il picco
sarebbero state travolte», scatenando la reazione di Lombardia e Veneto. «Noi abbiamo lottato da soli», la replica.
Col nuovo Dpcm, dal governo sono arrivati i fondi per i Comuni. C’è da capire a chi spettano e come ottenerli. Il decreto del presidente del Consiglio ha anticipato (rispetto a maggio) i 4,3 miliardi del Fondo di solidarietà, e ha aggiunto 400 milioni di euro per i “buoni spesa”, destinati alle persone davvero in difficoltà, in base al reddito. Gli aiuti avverranno attraverso i banchi alimentari, i servizio sociali e le reti del volontariato. L’idea è quella di un bonus da 25 a 50 euro per famiglia, che varrà fino al 15 aprile, da spendere in supermercati convenzionati. Si potrebbe puntare anche sui pacchi alimentari. Le famiglie in difficoltà dovranno contattare i numeri verdi o i servizi sociali del Comune di residenza, per segnalare la necessità di un aiuto. Secondo la Coldiretti, circa 2,7 milioni di persone in questo momento hanno difficoltà a comprare il cibo, con il picco in
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Campania (530 mila). Ed è allo studio del governo anche una sorta di Reddito di emergenza, da 600 euro, destinato a dieci milioni di persone, tra disoccupati, lavoratori precari, irregolari o intermittenti, a partire da aprile.
Sindaci e governatori, non solo di centrodestra, criticano la misura. «Bene i 400 milioni per la prima fase, ma serve almeno un miliardo», ha detto il vicepresidente dell’Anci, l’associazione dei sindaci, Roberto Pella. E il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, definisce “spiccioli” i fondi stanziati. Per la governatrice della Calabria, Jole Santelli, è «umiliante». Intanto, c’è ancora chi vìola le restrizioni: ieri quasi 5 mila denunciati, su oltre 200 mila controlli. In 142 per false attestazioni nelle autodichiarazioni, 49 per aver violato gli obblighi della quarantena.
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A Roma, un alert della Polizia su Twitter mette in guardia su falsi volantini che circolano: messaggi lasciati in diversi palazzi, stampati su carta intestata del Ministero dell’Interno, invitano eventuali non residenti a lasciare le abitazioni che li ospitano: «Potrebbe essere la mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle case».
Il Papa in preghiera «Stop alle guerre»
Il Papa chiede di fermare tutte le guerre in questo tempo di pandemia e creare corridoi per gli aiuti umanitari. Francesco rilancia così l’appello del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per un cessate-il-fuoco globale. «L’attuale emergenza per il Covid-19 - ha sottolineato il Papa all’Angelus - non conosce frontiere. Mi associo a quanti hanno accolto questo appello e invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica».
Anche la moda per le mascherine
Parte una importante produzione italiana di mascherine su larga scala, come annunciato dal commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. Quotidianamente, saranno fabbricate da 25 aziende del settore moda 200 mila mascherine chirurgiche, che diventeranno 500 mila dalla prossima settimana e 700 mila dalla successiva.
La piccola odissea di due navi Costa
«Aiutateci a tornare a casa, non siamo untori», è lo sfogo di chi si trova ancora sulla nave Costa Victoria, giunta mercoledì a Civitavecchia: a Cipro aveva sbarcato una donna in crisi respiratoria. Intanto la Costa Diadema, con una decina di contagiati a bordo, ha ottenuto il sì dal sindaco di Piombino per lo sbarco.
«Duecentomila». Anthony Fauci, il maggiore esperto americano di malattie infettive, paventa un dato impressionante sul possibile numero di vittime negli Stati Uniti, fino al termine dell’emergenza sanitaria. In un’intervista alla Cnn, il consulente della Casa Bianca teme milioni di casi di coronavirus e osserva comunque che le previsioni sono difficili, trattandosi di “target in movimento”. Intanto salta il Salone dell’auto di Detroit, in programma a giugno. Un ospedale da campo è in costruzione al Central Park, mentre il presidente Donald Trump annuncia un ponte aereo per portare a New York il materiale sanitario per affrontare l’epidemia.
In Cina
E un giornale cinese, Caixin, getta un’ombra inquietante sul numero effettivo dei morti a Wuhan, focolaio della pandemia: 2535 erano state le vittime secondo le fonti ufficiali, molte di più quelle che sospetta la rivista, stando alle file interminabili per ritirare le urne con le ceneri dei corpi cremati. Le otto agenzie mortuarie avrebbero cominciato a consegnare dal 23 marzo 3500 urne al giorno ai parenti, con l’obiettivo di concludere il lavoro il 3 aprile, prima del Qingming, ricorrenza dei defunti: il calcolo di 12 giorni, con questo ritmo, porterebbe a 42.000 vittime.
Resto del mondo
Misure drastiche prefigurate dal premier britannico Boris
Johnson attraverso una lettera inviata alle famiglie: «Sappiamo che le cose peggioreranno prima di migliorare». Shock in Germania: Thomas Schaefer, 54 anni, ministro delle finanze dell’Assia, Land tedesco che comprende Francoforte, si è suicidato e il suo gesto è stato collegato alla crisi del coronavirus: «Era preoccupato — dice il governatore Volker Bouffier — di non poter soddisfare le enormi aspettative della popolazione». Schaefer è stato trovato sui binari della ferrovia a Hochheim. Per la Spagna un altro triste primato, 838 morti in 24 ore: approvato un decreto che costringe i lavoratori “delle attività non essenziali” a rimanere a casa fino al 9 aprile. A Mosca è stato ordinato per tutti l’autoisolamento. In Francia scompare l’ex ministro Patrick Devedjian, vittima del virus: aveva 75 anni, collaborò con Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy. In Canada è guarita Sophie Gregoire, moglie del primo ministro canadese Justin Trudeau.
In Germania suicida ministro dell’Assia «Angosciato dalla pandemia»
TEMPO DI LETTURA 1’42” denti sono i due filoni con cui la Biennale di Venezia alimenta un nuovo progetto sviluppato sempre per web e social, mentre il Museo Egizio di Torino, fedele alla sua natura sperimentale, ha messo online le «passeggiate» con il direttore Christian Greco e ha organizzato un tour virtuale che permette di vedere da vicino i reperti, con note agili e didascalie chiare. Già disponibile sulla pagina Facebook del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano la visita della Schola Armaturarum, più conosciuta come la «Casa dei Gladiatori» di Pompei. Sempre sullo stesso social, l’officina digitale del Muse di Trento (FabLab) insegna a realizzare un videogioco e a stampare in 3D.
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