La Gazzetta dello Sport

BONUCCI VICE-CAPITANO

Spalla di Chiellini per convincere i compagni Così l’accordo sulla riduzione stipendi Juve

- di Della Valle, Ricci

Il difensore è stato la spalla del capitano nel chiudere la trattativa per la riduzione degli ingaggi: ai compagni ha ricordato che prima di tutto bisogna essere uomini

Il conto alla rovescia era già cominciato: l’ultima gara giocata in Serie A, Juventus-Inter, per Leonardo Bonucci è stata la numero 394 con la maglia della Juventus. Se tutto si fosse svolto secondo i piani, tra Coppa Italia, Champions League e recuperi di campionato forse già il prossimo weekend, nel derby, avrebbe potuto fare cifra tonda. Invece Leo è a casa come tutti, in attesa che finisca l’emergenza sanitaria causata dal coronaviru­s e che la vita prima e il calcio dopo possano riprendere il loro corso. Nel frattempo LB19 ha lavorato fianco a fianco con Giorgio Chiellini per riuscire a trovare in tempi rapidissim­i un accordo con tutta la squadra per la riduzione degli stipendi nella stagione in corso.

Tutto in 72 ore

Chiello è stato il mediatore, il

trait d’union tra la società e i giocatori. Il capitano è stato prima il portavoce delle proposte del club e poi si è fatto in quattro per convincere la ciurma che era necessario muoversi compatti nella stessa direzione. Un gran lavoro diplomatic­o che non ha fatto da solo, ma con la complicità dell’amico e compagno di reparto. «Mi è successo tante volte di fare un’uscita un po’ avventata in questi anni — ha raccontato di recente Bonucci a Jtv, durante la trasmissio­ne «A casa con la Juve» — ma mentre ero lì a pensare “oddio, ora l’attaccante va in porta”, ecco che arrivava Giorgione in scivolata a togliermi dai guai». Sintonia in campo e identica visione della vita fuori: Chiellini ha trovato in Bonucci fin dal primo istante un alleato prezioso. Insieme hanno concordato (con l’aiuto di un altro senatore, Gigi Buffon) come gestire la vicenda e poi si sono presi la briga di contattare uno a uno i compagni di squadra, tra whatsApp, vocali e telefonate, per spiegare nel dettaglio il perché fosse necessario intervenir­e subito in un momento tanto delicato.

Nuovo corso

Così in soli tre giorni si è arrivati all’accordo che permetterà alla Juventus di risparmiar­e 90 milioni di euro sul bilancio 201920: i giocatori hanno deciso di rinunciare a quattro stipendi della stagione in corso, da marzo a giugno, anche se una parte (ovvero due mensilità e mezzo) verrà comunque pagata loro più avanti, dopo il primo luglio, in modo da avere effetti sull’esercizio 2020-21. Leo ha scoperto di cavarsela anche con la diplomazia, dando un’ulteriore prova di aver fatto in questa stagione il definitivo salto di qualità. La fascia da capitano indossata quest’anno a causa della lunga assenza di Chiellini lo ha responsabi­lizzato, rendendolo ancora di più uomo spogliatoi­o. Leo aveva patito, anche se non ne aveva mai parlato apertament­e, la scelta di Massimilia­no

Allegri di togliergli il ruolo di vice nella stagione scorsa, quella del ritorno alla Juventus dopo la «fuitina» al Milan. Sarri invece lo ha eletto fin da subito alter

ego di King Giorgio e Bonucci ha risposto moltiplica­ndo sforzi ed energie: oltre 3 mila minuti giocati (il più utilizzato della rosa), 34 presenze (tutte da titolare) e 4 gol (come Ramsey, solo Cristiano Ronaldo, Dybala e Higuain hanno segnato di più).

Diplomazia

Leo ha da tempo la carica di senatore, ma adesso si sente molto di più un punto di riferiment­o per i nuovi arrivati e sa che le sue parole possono avere un peso importante, come quelle di Chiello e dell’ex capitano Buffon. Ai compagni con cui ha parlato a lungo in questi giorni ha spiegato che prima ancora che campioni bisogna essere uomini di valore ed essere pronti ad assumersi le proprie responsabi­lità. I colleghi hanno capito e così l’accordo è arrivato anche prima del previsto. La squadra si era data fine marzo come scadenza, ma non c’è stato bisogno di aspettare: il club sabato 28 marzo ha annunciato con un comunicato l’intesa tra calciatori e allenatore per la riduzione degli stipendi.

Appartenen­za

Leo non è Giorgio, non ha una laurea in Economia e vede ancora davanti a sé parecchi anni con la 19 addosso. Però da quando è tornato alla Juventus sente ancora più forte il senso di appartenen­za al club che lo ha scelto a 23 anni e nel quale è diventato grande. Ora, alla soglia dei 33 (li compirà il 1° maggio) e con un contratto in scadenza nel 2024, non è poi così difficile immaginars­i bianconero per sempre.

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