Da Ciano a Lombardi quelli che sperano nella B di maggio
Molti infortunati sono vicini al rientro Se si riparte, vinceranno la loro sfida
C’è stato il momento delle lacrime e dello sconforto. Adesso, invece, c’è quello dell’incertezza, ma che è anche quello della speranza. Se il campionato fosse finito a maggio, tanti giocatori avrebbero già dato l’arrivederci alla prossima stagione. Magari lo faranno tutti, se si deciderà di non riprendere, ma magari si ricomincerà, e allora tutti i sacrifici verranno ripagati. Prendete Cristiano Lombardi, esterno della Salernitana e cresciuto nella Lazio: prima di farsi male a febbraio a Verona, contro il Chievo, era diventato uno dei punti fermi di Ventura. Era uscito dal Bentegodi in lacrime, senza riuscire neanche a camminare: lesione all’adduttore della coscia, almeno due mesi di stop più il periodo necessario per tornare al 100%. Ci sarebbero state due, forse tre gare di regular season più gli eventuali playoff: così, invece, potrebbe aver saltato solo quattro partite, una in più di quelle non giocate da Djuric.
In rampa di lancio
I tempi di recupero non si accorciano, perché l’isolamento domiciliare non consente ai giocatori di essere trattati con continuità dai fisioterapisti, ma il programma di avvicinamento al rientro in campo si svolge in casa, in videoconferenza con lo staff o seguendo le tabelle. C’erano anche quelli all’ultimo chilometro, che aspettavano soltanto l’ok: il Pescara attende a braccia aperte i gol di Marco Tumminello, fuori da settembre per la rottura del crociato (e stesso destino, qualche giorno più tardis sarebbe toccato anche a Balzano), mentre proprio a Pescara una settimana dopo lo stesso infortunio capitò a Marco Crimi (Entella), che non vede l’ora di dare una mano a Boscaglia per conquistare i playoff. Altri crociati in via di guarigione per maggio, quelli di Stoian (Livorno) e di Kone (Cosenza), così come tornerà a disposizione Zanellato (Crotone), reduce da una pulizia al ginocchio. L’Entella aspetta anche Filippo De Col, arrivato a gennaio da svincolato e operato a inizio marzo per la frattura del quinto metatarso del piede destro: ci vorranno altri due mesi per rivederlo in campo, ma potrebbe farcela per giugno. Frosinone-Perugia del 16 febbraio era stata invece una partita disgraziata: sia Camillo Ciano che Norbert Gyomber fuori per un infortunio al crociato posteriore. Per nessuno dei due c’è stato bisogno dell’operazione, Nesta e Cosmi potranno riabbracciarli.
Verso l’esordio
Per rinforzare l’attacco del Frosinone
a gennaio era arrivato Matteo Ardemagni dall’Ascoli: l’attaccante, però, non ha mai avuto la possibilità di esordire, per un problema alla coscia. Nesta spera di riavere lui e tutti quelli che erano rimasti fuori: da Paganini a Gori, fino a un altro neoacquisto, Tabanelli. E a proposito di volti nuovi, non è mai riuscito a mettersi la maglia del Pescara, Manuel Pucciarelli: potrà provarci, se il campionato riprenderà, e come lui il bulgaro Chochev, svincolato dal Palermo ma che non ha mai risolto i problemi al ginocchio. Meno gravi gli infortuni di Luca Lezzerini e Marco Modolo, che hanno saltato l’ultimo mese del Venezia. Sarebbe quasi come un esordio, invece, per Luca Ranieri (Ascoli) che si è rotto il malleolo alla prima uscita in bianconero, e per Gian Filippo Felicioli, titolare a Venezia fino alla frattura del perone subita a ottobre a Cosenza. A lui, il destino ha voltato le spalle, ma mai quanto fatto con Marco Varnier, due anni fa protagonista con il Cittadella. Poi, due infortuni al crociato: il primo con l’Atalanta, il secondo nell’ottobre scorso. Prima il ginocchio destro, poi il sinistro, «perché non sembrava corretto fare differenze», come scrisse con invidiabile autoironia lo stesso difensore del Pisa dopo l’intervento.
Il gioco degli odori
Marcello Gazzola, esterno dell’Empoli (in prestito dal Parma) non gioca da novembre: poi l’infortunio al tendine d’Achille, l’operazione a Pavia, la riabilitazione e a febbraio il ritorno a correre. Qualche giorno fa, bendato così come la moglie, ha partecipato al gioco degli odori, cercando di indovinare il cibo portato dai due figli utilizzando solo l’olfatto. A quasi 35 anni, che compirà venerdì, non vede l’ora di tornare a sentire l’odore del prato.
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