La Virtus vuole giocare
Baraldi: «In campo a luglio per salvare il campionato»
Sto realizzando un progetto con il d.g. Ronci da presentare al presidente di Lega
Se ci fosse lo stop definitivo della stagione, farei di tutto per ripartire in estate
Il termine per finire la stagione è il 30 giugno, scadenza naturale dei contratti
Inoltre il clima non è ottimale per lo sport e vogliamo preparare al meglio la stagione 2020-21
L’a.d. di Bologna sottoporrà il progetto domani in Lega «Finiamo questa stagione all’interno della prossima»
Per la cancellazione della stagione della pallacanestro italiana è solo questione di tempo. Le anticipazioni del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, sul prolungamento del divieto agli allenamenti collettivi per tutto il mese di aprile pongono in sostanza la parola fine al campionato. Sarà impossibile riprendere per la metà di maggio, il punto di non ritorno per ipotizzare una conclusione con il format originale entro il 30 giugno, quindi la strada è ormai tracciata. Fra i club più attivi in questo periodo nel cercare di portare a termine la stagione, qualora si arrivasse a un contesto di massima sicurezza sanitaria, c’è stata sicuramente la Virtus Bologna che infatti proporrà una nuova alternativa nell’Assemblea di Lega di domani. «Sto realizzando un progetto, insieme al nostro d.g. Paolo Ronci, da presentare al presidente di Lega per cercare di recuperare questa stagione all’interno della prossima – spiega l’a.d. bianconero Luca Baraldi —. Se ci fosse l’interruzione definitiva, farei di tutto per ripartire a luglio e da lì articolare l’attività per concludere questa annata. Una proposta che vorrei illustrare prima al presidente di Lega e poi ai club».
Estate in campo
Sostanzialmente, se tutto si interrompesse a breve i giocatori godrebbero di un lungo periodo di stop che consentirebbe di anticipare il via della prossima annata, favorito anche dallo slittamento di un anno dell’Olimpiade di Tokyo. L’idea della Virtus è proprio questa: far partire la stagione 2020-21 a luglio e, dopo un periodo di preparazione, scendere in campo prima per completare questo campionato e poi per partire con il prossimo. Il progetto bolognese verrà illustrato nel dettaglio al presidente di Lega, Umberto Gandini, e successivamente ai club nell’assemblea di domani che si terrà sempre in video conferenza. Dall’ultima riunione della settimana scorsa si era usciti con l’orientamento di concludere – qualora fosse stato possibile questa stagione entro il 30 giugno per evitare di andare a condizionare quella successiva. Superando quella data sarebbero entrate in ballo le questioni contrattuali e anche quelle ambientali, con la scomodità di giocare in molti palasport senza aria condizionata che raggiungono al proprio interno temperature invivibili. Nel fronte di chi avrebbe voluto provare a concludere questa stagione, al fianco della Virtus risultavano altri club di vertice come Sassari e Venezia nei giorni scorsi.
Scudetto e coppe
Ora bisognerà capire se ci sarà lo spazio di manovra per attuare eventualmente questa idea a luglio, quando sostanzialmente si sarà già all’interno di una nuova stagione sportiva e verosimilmente con squadre dalla fisionomia molto differente rispetto a quelle di questo campionato. La Virtus ha dominato la stagione regolare fino all’interruzione con 18 vittorie in 20 partite che ne avevano quasi blindato il primo posto in classifica. In caso di cancellazione della stagione si dovrà prendere in esame l’ipotesi o meno di assegnare lo scudetto alla squadra di Sasha Djordjevic, mentre per l’assegnazione dei posti nelle coppe FIba (cosa farà l’Eurolega sarà un’altra incognita delle prossime settimane) si sarebbe tenuta in considerazione la classifica al termine del girone di andata, l’ultimo momento nel quale tutte le squadre avevano giocato lo stesso numero di partite.