La Gazzetta dello Sport

Gosens Robin da nazionale Rinviata la prima Ma Löw lo aspetta e la Dea lo spinge

Avrebbe esordito con l’Italia oggi No problem: il sogno è solo rinviato

- di Francesco Fontana

Probabilme­nte via email, magari con un semplice messaggio su WhatSapp. Oppure, direttamen­te con una telefonata. Così bella da emozionars­i, perché la aspettava da parecchio tempo. Non sappiamo, con esattezza, come il c.t. Joachim Löw abbia, un paio di settimane fa, messo in «caldo» Gosens in vista di Germania-Italia, super amichevole che si sarebbe dovuta giocare oggi al «MaxMorlock-Stadion» di Norimberga, poi annullata per l’emergenza che sta colpendo il mondo. In ogni caso, l’Atalanta e il ragazzo sapevano che la convocazio­ne sarebbe arrivata, puntuale. Per ora rimane sulla «carta», per il momento «Danke und auf wiedersehe­n». Tradotto: «Grazie e arrivederc­i». Così, però, non suona particolar­mente bene. Meglio aggiungere: «Sarà per la prossima», in riferiment­o a un debutto con la nazionale che sarebbe arrivato questa sera e che, ancora una volta, slitterà. Nonostante tutto, sportivame­nte parlando, poco male: basterà avere ancora un po’ di pazienza.

Cerchio e «rivincita»

L’ennesimo ritardo può sembrare una sorta di maledizion­e per chi insegue da una vita la prima convocazio­ne, ma il Gosens formato 2019-20 dovrà giusto attendere che passi questo momentacci­o prima di vestire una maglia che sogna e che, ovviamente, ama più di quella olandese. Consideran­do il doppio passaporto, potrebbe anche accettare l’eventuale chiamata di Ronald Koeman: non sarà così, di dubbi non ne ha mai avuti. Impossibil­e che il «motorino» ammirato finora in maglia Dea non possa macinare chilometri su chilometri pure sull’out di sinistra della Germania: a questo punto, quando potrebbe arrivare questo benedetto appuntamen­to? Il calendario prevede un altro test il 31 maggio, contro la Svizzera (pressoché da escludere, per chiare ragioni), mentre il 3 settembre partirà (dovrebbe partire) la Nations League, contro la Spagna: difficile, allo stato attuale, avere già un quadro definitivo, ma se il Covid-19 andasse in archivio in tempi relativame­nte brevi probabilme­nte Gosens potrebbe chiudere con le Furie Rosse quel personalis­simo «cerchio della rivincita».

Il provino al Borussia

Sì, «rivincita». Nei confronti della Germania: terra di fenomeni e dalla leggendari­a tradizione calcistica, che un po’ a sorpresa ha finora ignorato la crescita di un giocatore arrivato a Bergamo nel giugno 2017, da perfetto sconosciut­o, e che ha raggiunto livelli assolutame­nte top in Europa (tra gol realizzati, assist e azioni decisive, solamente Max dell’Augusta, Hakimi del Borussia Dortmund e AlexanderA­rnold del Liverpool incidono quanto lui). Il ds. Giovanni Sartori - che intuizione - lo prese dall’Heracles Almelo per 300.000 euro. Tre anni dopo, per chi fosse interessat­o, sarebbe un obbligo aggiungere due zeri per poterne quantomeno parlare: Gosens vale almeno 25 milioni, forse 30. Altrimenti «Danke und auf wiedersehe­n», appunto. Chissà, di fronte a certe statistich­e (otto reti e cinque assist in 30 presenze stagionali tra Serie A, Champions League e Coppa Italia), cosa avrà pensato proprio il BVB: quando si tratta di talenti da scoprire, lanciare e valorizzar­e, da sempre un esempio di lungimiran­za che non sbaglia mai... o quasi. Con un giovanissi­mo Robin lo fece, eccome: «Ti faremo sapere...», gli dissero dopo un famoso provino. Quei puntini non sono mai stati riempiti.

Due zero in aggiunta

E si torna in Olanda, ai tempi delle giovanili tra Fortuna Elten, Bocholt, VfL Rhede e Vitesse: periodo che portò al debutto tra i profession­isti con il Dordrecht. Siamo nel gennaio 2014, ormai sono passati sei anni. Poi ecco il salto con l’Heracles Almelo, il successivo arrivo in Italia e la definitiva consacrazi­one grazie (anche) all’Atalanta, club che in estate dovrà resistere ai (sicuri) assalti delle big: a gennaio ci hanno provato Chelsea e, soprattutt­o, Lione, pronto con un assegno non banale, da 25 milioni. Quando (e se) la stagione riprenderà, chissà chi altro busserà al «Bortolotti» di Zingonia. Tuttavia, con una possibile conferma nell’Europa più bella, sarebbe assurdo escludere a priori la permanenza del gioiello tedesco (fresco di rinnovo fino al 2023, mantenuta la promessa della società fatta a ottobre), tra i più ambiti nel ruolo. Chi l’avrebbe mai detto sei anni fa: da allora, quante cose sono accadute. Parecchie, tantissime. Tranne una: un obiettivo che somiglia a un grande sogno, ciò che Gosens avrebbe voluto realizzare (finalmente) oggi. Per ora, «Danke und auf wiedersehe­n». Poco male, di certo «sarà per la prossima».

 ??  ?? Obiettivo 100 Robin Gosens, 25 anni, è alla terza stagione a Bergamo: finora, in tutte le competizio­ni, ha totalizzat­o 92 presenze con 13 gol realizzati
Obiettivo 100 Robin Gosens, 25 anni, è alla terza stagione a Bergamo: finora, in tutte le competizio­ni, ha totalizzat­o 92 presenze con 13 gol realizzati

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