La Gazzetta dello Sport

Zenga: «Nel mio contratto c’è la clausola buon senso»

Il tecnico del Cagliari: «Se non si gioca ok alla riduzione di ingaggio». Ma il club potrebbe anche azzerare tutto

- di Roberto Pinna - CAGLIARI

Tagli agli stipendi in Serie A? Walter Zenga va in contropied­e. Il nuovo tecnico del Cagliari, intervenut­o ieri a Rai Radio 1, ha messo in secondo piano l’aspetto economico in questi giorni segnati dal Covid19: «Mi dispiace che in questo momento nel calcio ci stiamo focalizzan­do sui soldi e non stiamo pensando prima di tutto alla salute. Leggere di stipendi o di tagli in queste ore non è la priorità. Io quando ho firmato con il Cagliari, il 3 marzo, ho parlato con il presidente Tommaso Giulini e da persone intelligen­ti abbiamo inserito una clausola di buon senso relativa a questa emergenza». Clausola che prevede un significat­ivo taglio dello stipendio per il nuovo tecnico rossoblù rispetto al compenso previsto in una situazione di normalità.

In isolamento

L’Uomo Ragno ha firmato con il Cagliari il 3 marzo, due giorni dopo la sconfitta interna con la Roma che aveva portato all’esonero di Maran. Con i rossoblù, Zenga ha avuto giusto il tempo di fare qualche allenament­o e l’amichevole a porte chiuse alla Sardegna Arena con l’Olbia. Vittoria 1-0, gol di Simeone. Dall’8 marzo per seguire le direttive regionali, che prevedevan­o un periodo di quarantena per le persone in arrivo da altre regioni, si è messo in isolamento nel centro sportivo di Assemini. E lì è rimasto. Con lui anche il vice Max Canzi, il tattico Gianni Vio (arrivato con Zenga in Sardegna), e il direttore sportivo Marcello Carli. Qui Zenga ha rivisto tutte le partite stagionali del Cagliari di Rolando Maran e anche quelle della Primavera rossoblù, seconda in campionato. Da lunedì 23 segue la squadra, insieme allo staff dei preparator­i atletici, in videochat per gli allenament­i a distanza. Olsen compreso. Con il portiere svedese, in prestito dalla Roma, che ha ricevuto il permesso ed è tornato nella sua Svezia. Ma è una situazione complicati­ssima, specie per un neo tecnico.

Futuro in rossoblù

Quale sarà dunque il futuro di Zenga a Cagliari? Se chiedete a lui vi risponderà in maniera positiva: «Io per natura sono ottimista. Non esserlo in questi giorni difficili significa non vedere un domani. Alla data della ripresa della Serie A al 3 maggio però non ho mai creduto. Voglio sperare di giocare quest’estate. E non venitemi a parlare di vacanze, tour de force o problemi di calendario. Parliamo di calciatori non di camionisti. Nessuno qui si alza alle 5 di mattina. Quando ripartirem­o ci sarà una grande carica perché significa che abbiamo vinto tutti». Normale che Zenga speri in una ripresa. Non solo per la salute ma anche per riuscire a dimostrare al Cagliari di essere l’uomo giusto per il futuro e non solo il traghettat­ore per il post Maran. Zenga infatti in rossoblù ha firmato fino al 2021 ma la sua conferma dipende esclusivam­ente dalle 13 partite che mancano ai sardi in questa Serie A. L’opzione sulla sua conferma passa dalla classifica finale dei rossoblù. Una buona prova nell’eventuale ripresa gli consentire­bbe una chance per la prossima stagione, e va sottolinea­to in questo senso che nell’ultimo periodo di isolamento ad Asseminell­o il legame con Carli e Canzi è molto rafforzato. Ma è inutile negare che un eventuale stop definitivo a questa stagione porrebbe il Cagliari davanti a un bivio, e la volontà del club di iniziare con un nuovo progetto da zero è forte. Lo strano caso di Walter Zenga: è l’allenatore del Cagliari ma potrebbe non guidarlo mai in una gara ufficiale.

Ripresa

«Spero si giochi d’estate: se si riparte avremo vinto tutti»

Rischio

In caso di stop definitivo il club sarebbe al bivio: avanti con lui?

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LAPRESSE In attesa Walter Zenga, 59 anni, è subentrato a Maran il 3 marzo

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