La Gazzetta dello Sport

HERNANDEZ: ORA IL CAPO È THEO COSÌ HA SUPERATO IL FRATELLO

Lucas è campione del mondo ed è costato 80 milioni al Bayern Ma la rivelazion­e milanista ha cambiato le gerarchie, come da bambini

- di Pierfrance­sco Archetti

Lucas Hernandez, cognome spagnolegg­iante, ha vinto la Coppa del mondo con la Francia il 15 luglio di due anni fa. Suo fratello Theo, più giovane di soli 20 mesi, dal 26 maggio era già campione d’Europa con il Real Madrid, ma con soli 131 minuti in quel torneo e nessuna presenza dopo il 6 dicembre. Rimase l’Hernandez meno famoso. Lucas è costato 80 milioni al Bayern l’estate scorsa. Una cifra mai spesa in Bundesliga, quasi il doppio del precedente record: 41,5 milioni per Tolisso, sempre del Bayern. «E’ il migliore difensore della Liga», racconta Karl-Heinz Rummenigge alla presentazi­one. Negli stessi giorni, a Ibiza, Theo Hernandez incontra Paolo Maldini. «Il mio idolo, insieme con Marcelo» dice il fratellino. Il Milan lo paga 20 milioni, un quarto del prezzo di Lucas. Segna un gol al Novara, nella prima partitella dell’estate: 1-1, due segnali – gol e risultato - che non tutti capiscono. Adesso è dietro solo a Rebic, in campionato: 5 reti, più una in Coppa Italia. Theo si fa male alla caviglia in amichevole contro il Bayern (senza il fratello), però rientra. In settembre debutta perdendo il derby. Pazienza. Toglie il posto a Ricardo Rodriguez, ne spinge la cessione al Psv. Theo non si ferma più, non per niente lo chiamavano La moto. E’ la migliore sorpresa del Milan 2019-20. Lucas invece lo chiamavano El Jefazo, il grande capo. Anche Guardiola avrebbe voluto portarlo con sé a Manchester. Ma Lucas dall’Atletico arriva in Baviera, con un ginocchio appena operato. Si riprenderà, pensano. Invece non si riprende più: soltanto 7 partite da titolare in Bundesliga, due in Champions. Un’altra botta fisica, stavolta alla caviglia, lo tiene fuori in autunno. Ma l’inseriment­o proprio non riesce, tanto che a Monaco la critica e i tifosi si chiedono: non è che abbiamo preso l’Hernandez sbagliato? Theo comprato a 20 vale ora almeno il doppio. Lucas pagato 80 raggiunger­ebbe forse la metà. I due fratelli Hernandez sono tornati sullo stesso piano. E adesso comanda Theo. Come se fossero ancora bambini.

Legame fortissimo

«Mio fratello è stata la seconda persona a cui ho detto di aver firmato per il Milan. La prima era mia madre: loro mi sopportano e sono sempre al mio fianco» ha detto Theo in diretta Instagram con i tifosi. «Se potremo ancora giocare insieme sarebbe un sogno, nel Milan ancora meglio» ha aggiunto. «Non sarebbe male se avvenisse nel Bayern» ha risposto Lucas su Twitter in un tedesco così corretto da far sospettare che l’abbiano scritto in società. Qualcuno si è accorto di Theo.

Talenti ribelli

Da bambini, Theo è il più talentuoso dei due. Stanno insieme al Rayo Majadahond­a, dintorni di Madrid. Per tesserarli e avere un guadagno, pagano loro anche le spese scolastich­e: gli Hernandez non navigano nell’oro. Soltanto Theo viene preso all’Atletico, però la madre Py Laurence non sa dove piazzare l’altro fratello durante gli allenament­i. Nonostante abbia sposato un calciatore, Jean François, viene abbandonat­a quando i figli hanno 5 e 6 anni. Il difensore già di Marsiglia, dove nascono i pargoli, e Atletico Madrid, scappa in Polinesia con Sonia Moldes, starlette dello spettacolo in Spagna. Non ha più contatti con la prima famiglia, Py se la passa male ma con i bimbi nasce un’unione inossidabi­le. Per fortuna anche Lucas ha talento e se ne accorgono all’Atletico: dentro entrambi nella cantera. Ma ad emergere in prima squadra sarà soltanto Lucas. Quando Theo passa dall’Atletico al Real Madrid, si vendica per non essere stato considerat­o, dall’altra parte: «Eccomi nel miglior club del mondo». Suo fratello tenta di riequilibr­are la bilancia degli affetti, per i tifosi biancoross­i. In un video famigliare prima di Natale 2017, dice: «Primo, Buon Natale. Secondo, buon anno. Terzo, spero riceviate tanti regali. Quarto. Ah, quarto è il Real Madrid». Intendeva in classifica, e davanti c’era l’Atleti. I fratelli Hernandez ridevano insieme: sono cresciuti come gemelli, hanno passato quasi in contempora­nea guai con le donne (e la giustizia). Lucas anche arrestato per aver picchiato la sua compagna, ri-arrestato quando i due fanno pace all’estero ma lui non poteva lasciare Madrid. Theo con quell’accusa di stupro da parte di una modella russa, poi fermata per aver detto il falso. Acqua passata, sembra. I fratelli Hernandez hanno messo la testa a posto e sognano di giocare insieme: Milano o Monaco?

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