San Siro e Gewiss L’Atalanta europea è a un doppio bivio
Dubbio Milano per la ripresa Champions E i lavori a Bergamo in stand by forzato
Fra i tanti interrogativi di questi giorni tremendamente enigmatici anche per il calcio, per l’Atalanta ce n’è uno in più: non quando, ma dove, giocherà la Champions League, una volta che riprenderà. A fine giugno o ad agosto, nei progetti Uefa: si capirà più avanti, con tutto ciò che ne conseguirà in termini di accumulo di impegni. Dove, dunque? Il regolamento Uefa per la Champions, all’articolo 24.5, parla chiaro: la sede per le gare interne è una e resta la stessa per tutta la durata della manifestazione. Dunque, per l’Atalanta, San Siro. Stadio che però è stato il teatro di una partita (Atalanta-Valencia) molto discussa una volta scoppiata la pandemia da coronavirus e che, in ogni caso, dovrebbe sottostare ad un ulteriore ok del Prefetto, al di là delle scontate porte chiuse.
Il regolamento Uefa
Alternative? Il successivo articolo 24.6 spiega che «se la Uefa, per qualunque ragione, ritiene che una sede non sia più adatta, può chiedere al club di proporne un’altra in linea con i requisiti e, qualora non sia in grado di indicarla, deciderne una alternativa, in campo neutro». Quasi da escludere - anche se per l’Atalanta avrebbe un alto valore simbolico - che Bergamo, il principale focolaio italiano del Covid-19, possa essere ritenuta in via eccezionale più idonea di Milano. In più, la Uefa dovrebbe poi accettare un semplice adeguamento del Gewiss
Stadium: l’impianto non potrebbe avere in ogni caso - per questo la scorsa estate l’Atalanta fu costretta a migrare a San Siro - tutti i requisiti richiesti per essere a norma. Dunque, se per qualunque motivo (anche l’impossibilità di trovare un’alternanza indolore con gli impegni dell’Inter in Europa League) dovesse “saltare” pure San Siro, l’Atalanta (o la Uefa) dovrebbe trovare un’altra sede in campo neutro. Forse a quel punto più probabilmente all’estero. Ipotesi che non è stata ancora presa in considerazione dal club: al momento per l’Atalanta lo stadio della gare interne europee è e resta San Siro.
La tribuna Ubi
Ma l’altro bivio per l’Atalanta riguarda la seconda fase di ristrutturazione del Gewiss di
Bergamo, che da pianificazione prevederebbe il rifacimento della tribuna Ubi la prossima estate. Durata prevista delle opere: cento giorni - con le prime due partite consecutive del prossimo campionato che erano già state chieste in trasferta come da promessa («Mai più in campo neutro») di Roberto Spagnolo, il coordinatore unico della progettazione e dei lavori. Che oggi deve mettere certi doveri davanti al dolore per il momento terribile della gente bergamasca e dunque assicura: «Il club sta procedendo come se si dovesse iniziare - sulla base dei programmi - il 25 maggio, primo giorno dopo l’ultima di campionato in base al vecchio calendario. Progettazione, richieste permessi, computi metrici, gare d’appalto per le imprese (con priorità per quelle che hanno già lavorato alla Curva Pisani), richieste di offerte ai fornitori: tutto procede in smart working con i vari studi professionali».
Il cantiere simbolo
Ma ovviamente non mancano le incognite: quali lavori, e per quali imprese, saranno consentiti dal Dpcm che sarà in vigore a fine maggio? E ancora: da qui ad allora tutte le istituzioni che è obbligatorio coinvolgere(Comune, Questura, Sovrintendenza, Vigili del fuoco, Coni) potranno fare le verifiche necessarie e garantire il loro ok alla società? Oggi troppe variabili rendono impossibile fare previsioni sulla fattibilità della cosa e dunque posticipano ad ultimo step la calendarizzazione dei lavori: che nel caso potrebbero iniziare anche se, come possibile, il campionato a fine maggio dovesse riprendere, invece di terminare. Le gare sarebbero previste in ogni caso a porte chiuse, dunque il cantiere verrebbe organizzato in modo da garantire la disputa in sicurezza delle partite e da essere fermato solo nei giorni in cui si giocherà. Così si eviterebbe lo slittamento di un anno dell’esecuzione del progetto. Ma soprattutto, dopo l’ospedale da campo, vedere una ripartenza concreta in un luogo a suo modo simbolo di Bergamo potrebbe essere un altro momento dall’enorme significato emblematico per la città e la sua gente.
Il club procede come se si dovesse aprire il cantiere il 25 maggio
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