La Gazzetta dello Sport

Napoli, Di Lorenzo scalpita «In campo per la gente»

«Il calcio porta spensierat­ezza Ai tifosi ricordo: se restate a casa gioiremo tutti»

- Di Gaetano Imparato

In Premier League possono mettersi il cuore in pace. Giovanni Di Lorenzo e il Napoli flirtano una meraviglia. Il giocatore a busta paga di De Laurentiis, e col maggior numero di minuti in campo (2250’) ha sposato causa e progetto. Ieri, intervista­to da Radio Kiss Kiss, pur non entrando nel merito di questioni inerenti il mercato (più d’un sondaggio da oltre Manica è arrivato per lui), s’è rammaricat­o della sospension­e forzata che ha interrotto sia la netta ripresa della squadra dall’avvento di Gattuso sia il suo grande momento. Del resto, solo il primo marzo contro il Torino, poco prima cioè della sospension­e per tutti, aveva segnato uno dei suoi tre gol all’attivo ai granata e, festeggian­do, aveva portato infilato il pallone sotto la maglia ricordando un altro importante gioia, imminente: l’arrivo di un figlio.

Gruppo

Inevitabil­e, il «tempo sospeso» imposto dal Coronaviru­s ha condiziona­to il mondo, Di Lorenzo ben lo sa: « Mi fa piacere avere raggiunto il traguardo di essere il più presente in campo, ne sono orgoglioso, ma mi spiace si sia fermata l’annata mentre avevamo trovato la quadratura migliore e stavamo viaggiando sulla strada giusta facendo ciò che chi chiede il mister». Al primo anno a Napoli, il torneo scorso ad Empoli, una esperienza stupenda in Toscana e un maestro da ricordare sempre («Con Andreazzol­i mi sono trovato benissimo»), pensa a chi è in astinenza da calcio: «Appena possibile torneremo in campo, il calcio distrae regalando due ore di spensierat­ezza ai tifosi... Non vanno compromess­e la stagione attuale e la prossima», il tutto naturalmen­te senza correre rischi («...appena ci saranno le condizioni di sicurezza»). Che un bel po’ di giocatori scalpitino per tornare in campo, almeno per allenarsi, insieme, è un dato di fatto. Il gruppo ha risolto il tutto tenendosi in contatto, ben consapevol­i - però - che la priorità resta comunque la salute, dei singoli e della comunità.

Gruppo WhatsApp

La voglia di ritrovarsi insieme, e non sgobbare-sudare da soli, è comunque palpabile. «La società ci ha messo a disposizio­ne attrezzatu­re per allenarci da casa e restare in forma, ci sentiamo comunque sempre perché in contatto». Gattuso, sia dal gruppo WhatsApp che per telefono e videochiam­ate, sente tutti e tutti si sentono e scherzano tra loro, come più o meno in tempi normali, cioè nel lavoro quotidiano, Non a caso anche Di Lorenzo sposa il messaggio che pochi giorni fa Gattuso fece ai tifosi: rispettare le regole. «Anche io dico a tutti di rimanere a casa. Solo così facendo, dopo questo sacrificio, sarà più bello tornare a tifare insieme».

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Papà Giovanni Di Lorenzo, 26 anni, dopo il gol segnato al Torino ANSA

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