La Gazzetta dello Sport

Skorupski, quando i numeri mentono Il futuro del Bologna è nelle sue mani

Le statistich­e bocciano il polacco, ma il suo rendimento è in crescita e il club punta a confermarl­o

- Di Andrea Tosi- BOLOGNA

Inumeri sono parametri fondamenta­li per determinar­e il rendimento dei giocatori ma nel caso di Lukasz Skorupski non rendono giustizia al portiere del Bologna. Le statistich­e infatti lo puniscono a causa dei gol subiti ininterrot­tamente nelle ultime 20 giornate prima dello stop del campionato (per la squadra rossoblù sono 21 perché in questo filotto va contata anche la partita del secondo portiere Da Costa), inoltre il suo score di parate su tiri in porta è del 64%, il più basso tra tutti i portieri della Serie A. Vista da fuori sembrerebb­e una stagione mediocre per Skorupski, ma dentro il club il 28enne polacco portato in Italia dalla Roma gode di grande stima e, salvo combinazio­ni oggi imprevedib­ili di mercato, anche per il prossimo campionato sarà lui il titolare designato a difendere la porta del Bologna.

Parate decisive

Alla sua seconda stagione sotto le Due Torri, dopo essere stato uno dei protagonis­ti della salvezza in rimonta lo scorso anno, Skorupski ha fatto un percorso in crescita che dal successo di Napoli sotto Natale in poi lo ha visto spesso protagonis­ta di eccellenti prestazion­i. Anche se non si esibisce in balzi spettacola­ri, alcune parate hanno difeso il risultato a favore dei rossoblù. Negli ultimi tempi è stato decisivo due volte contro Dzeko nel successo all’Olimpico, lo stesso su Di Carmine contro il Verona e Chiesa contro la Fiorentina, due partite in casa nelle quali i suoi insny

Punti guadagnati I suoi interventi hanno salvato il risultato contro Roma, Verona e Fiorentina

terventi hanno garantito il pareggio. Skorupski appartiene alla prolifica scuola dei portieri polacchi che ha in Tomaszewsk­i il padre putativo. Una tradizione lunga quasi 50 anni che, passando per i vari Mlynarczyk e Dudek, è sfociata in Italia nell’ultimo decennio con l’approdo prima di Boruc e poi dello juventino Szczesny e da ultimo il viola Dragowski. Skorupski è tuttora il vice di Szczein Nazionale: con la Polonia conta tre presenze in gare ufficiali e, sotto sotto, cova l’ambizione di scavalcare il più accreditat­o collega in vista dell’Europeo. Puntando su di lui, il Bologna ha invertito la sua tendenza storica a snobbare i portieri provenient­i dall’estero (in 110 anni ne ha schierati solo 7) e quest’anno ha addirittur­a esagerato avendo in organico quattro estremi difensori tutti stranieri.

Stadio provvisori­o?

Intanto il tema dei lavori allo stadio e la ricerca di un impianto alternativ­o registrano un rallentame­nto dovuto alla problemati­ca del Coronaviru­s anche se l’a.d. Fenucci continua il suo lavoro di monitoragg­io dentro e fuori Bologna. Dopo i sondaggi sugli stadi più vicini in Regione, adesso spunta l’ipotesi realistica di un impianto provvisori­o in città per quando la squadra dovrà lasciare il Dall’Ara. Tutte è aperto, ma occorre sempre il supporto di nuovi investitor­i. I tempi per una scelta definitiva non sono ancora maturi.

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LAPRESSE Scuola polacca Lukasz Skorupski, 28 anni, è in Italia dal 2013. Questa è la sua seconda stagione al Bologna
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