Atalanta, con Pasalic il riscatto è già deciso A giugno per 15 milioni
Le eventuali modifiche sui tempi del mercato non incideranno: Mario sarà l’ennesimo affare
Nel momento in cui regna l’incertezza e le priorità portano in altre direzioni rispetto allo sport, diventa dura pensare a calcio e mercato. Tuttavia, le istituzioni stanno facendo il massimo per ripartire. E così, pure a Bergamo attendono: chi potrebbe andare via? Chi arriverebbe? Domande, oggi, senza risposte: i tempi impediscono di averne, ma l’Atalanta ha già una certezza. E ha un nome, un cognome, un valore economico e una data: Mario Pasalic, 15 milioni e 30 giugno.
Ok tra due club amici
Sono la cifra che servirà per riscattarlo dal Chelsea (il croato ha un contratto in scadenza nel 2022) e la data entro la quale andrà versato il denaro. Non ci saranno ostacoli, indipendentemente da ciò che accadrà in merito alla ripresa e dalle tempistiche del mercato: si tratterà solo ad agosto o sarà «extra-large», con chiusura al 31 dicembre? Una bella differenza, per Pasalic non cambierà nulla: entro la fine di giugno la proprietà garantirà la cifra pattuita nel 2018 per il riscatto definitivo. Altrimenti, i Blues sarebbero liberi di trattarlo con altri club. Scenario ormai da escludere: gli ottimi rapporti tra l’a.d. Luca Percassi e Marina Granovskaia (spalla di Abramovich) favoriranno una trattativa già «apparecchiata».
Croazia, che nazionale
A Londra non rialzeranno. E non ci saranno quelle sorprese che potrebbero comportare, appunto, il prosieguo delle tratanche tative, magari oltre dicembre. Decisione presa: i Percassi sono convinti di avere in casa - a proposito di plusvalenze - un patrimonio da 25-30 milioni. Lo dicono le doti e l’età di Mario: nonostante sia da considerare un «giramondo» (5 maglie prima di Zingonia, nessuna presenza ufficiale con il Chelsea), parliamo di un 25enne. E il curriculum è chiaro: pesano i 12 match in nazionale, considerando che dalle sue parti inventa gente come Rakitic, Modric e Kovacic. Nelle liste con i convocati del c.t. Dalic, lui non manca mai. Come nelle scelte di Gasperini.
Addio? Il “no” del Gasp
Riserva di «lusso» nella prima parte del 2018-19, addio a un passo in inverno, dopo il 2-6 al Sassuolo del 29 dicembre il mister lo bloccò. E Pasalic, spinto
●Il post di Mario Pasalic dopo l’1-1 con il City del 6 novembre 2019: il croato firmò il pareggio con un gol storico, che valse il primo punto in assoluto per la Dea nell’Europa più bella. da Marko Naletilic (proposte da Liga, Bundesliga, Bologna e Cagliari), accettò di restare: «A Bergamo diventerai un giocatore vero», il pensiero del suo agente. Detto, fatto. In totale, con la Dea, ha disputato 74 partite con 13 assist e 15 gol (7 in questa stagione tra A e Champions). Così è diventato una sorta di insostituibile a scapito, a volte, anche di Freuler. Finora è sceso in campo dal 1’ in 6 partite europee, 20 in campionato e una in Coppa Italia. Insomma, Pasalic non si tocca. E per un ragazzo che sta entrando nella fase della consacrazione, 15 milioni sono un affare. La Dea lo sa e ha deciso. E si va al 30 giugno, indipendentemente da tutto.