Milan Che rebus il futuro
ROSSONERI IN BILICO MA UNA COSA È CERTA: ELLIOTT NON VENDE
Milan revolution. Per l’ennesima volta, per l’ennesima estate. La sospensione dell’attività agonistica non toglie – non potrebbe farlo – i riflettori dal futuro a medio termine del Diavolo, destinato a vivere un’altra estate sotto il segno di un progetto che per il momento stenta a decollare. La dirigenza dovrà schiarirsi le idee praticamente sotto tutti gli aspetti. Da quelli squisitamente di campo all’ambito dirigenziale, ovviamente nel rispetto delle linee guida della proprietà, ovvero il fondo Elliott. Il contesto è complicato perché i capisaldi del fair play finanziario Uefa, come il pareggio di bilancio, non sono messi in discussione. La brusca separazione da Boban a metà dell’opera, e quella probabile da Maldini a fine stagione, scavano un vuoto enorme nell’area sportiva e l’a.d. Gazidis, di concerto con la famiglia Singer, dovrà individuare le figure idonee per garantirsi una dirigenza all’altezza. Da capire anche il futuro della panchina, che resta sub iudice. Le quotazioni di Pioli con il passare delle settimane sono aumentate, ma la figura di Rangnick torna prepotentemente di attualità. Infine, ma non certo ultimo, il mercato: le linee guida prevedono giocatori sotto i 25 anni (meglio se sotto i 23), ma qualche innesto di esperienza sarà imprescindibile.