La Gazzetta dello Sport

Como, un anno di Sent: il progetto non rallenta

Il Ceo Gandler: «Proprietà vicina alla città in un momento delicato. Nessuno perderà il lavoro nel club»

- Di Matteo Brega

Un anno dopo il Como si ritrova ad affrontare l’emergenza coronaviru­s con una società solida, credibile e stabile. Merito di SENT, proprietar­ia del club dal 4 aprile 2019, azienda inglese attiva nel campo dello sport e dell’intratteni­mento ma controllat­e da una delle famiglie più ricche del Mondo, gli Hartono. Il loro impero economico parte da lontano e affonda le radici nel tabacco fin dal 1950. Crescendo nel tempo si è ramificato in vari settori diversific­ando gli investimen­ti fino allo sbarco nel mondo del pallone italiano con il Como, ufficializ­zato un anno fa.

La crescita

Il percorso di questi primi dodici mesi è stato rapido sia parlando sportivame­nte per una neopromoss­a sia dal punto di vista struttural­e vista la situazione pregressa. «Nel giro di un anno siamo tornati a essere una società rispettata e credibile – spiega il CEO Michael Gandler -, un punto di riferiment­o per il territorio innanzitut­to. E poi, in campo, nonostante la condizione da neopromoss­a abbiamo cercato di costruire una squadra che guardasse più verso i playoff che alla salvezza». Con una gara in meno, il Como si è cristalliz­zato ai margini della zona playoff infatti grazie al buonissimo lavoro dei giocatori, di mister Marco Banchini, dello staff e del d.s. Carlalbert­o Ludi.

I progetti

«Nel primo anno di SENT – continua Gandler – sono iniziati i progetti di ristruttur­azione dello stadio Sinigaglia, è stata creata COMOTV, è stato riattivato il legame con il territorio investendo sul settore giovanile e la squadra è stata formata da giocatori con contratti pluriennal­i». L’emergenza sanitaria mondiale ha poi interrotto tutto, ma le possibilit­à economiche e lo spirito illuminato della famiglia Hartono non ha modificato alcunché per giocatori e dipendenti.

La sensibilit­à

«Nessuno perderà il lavoro e gli stipendi verranno garantiti per dipendenti e calciatori – ha aggiunto Gandler -. Si cercherà di preservare la base costruita finora provando a riprendere al meglio quando sarà possibile». In queste settimane di difficoltà il Como è stato uno dei principali sostenitor­i dell’ospedale cittadino Sant’Anna grazie alla donazione da 125 mila euro.

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Riferiment­o in Italia Michael Gandler, 42 anni, è il Ceo del Como

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