La Gazzetta dello Sport

Okeke pronto dopo due anni di stop: «Mai mollare»

Il ventunenne, già nel giro azzurro, dopo un problema al cuore ha ottenuto il via libera: «Ho avuto paura»

- Di Giacomo Iacomino

David Okeke gioca ai videogames con il fratello Leonardo, divora le pagine di “The Mamba Mentality”, il libro di Kobe Bryant, uno dei suoi campioni preferiti. E ovviamente trascorre il tempo a casa, con la famiglia a Borgomaner­o, vicino Novara. La sua è una quarantena come tante altre. Ma David è anche un giocatore di basket di Serie A. Con una differenza rispetto ai colleghi: non mette piede sul parquet dal 2018. Il suo cuore lo ha fermato nel momento migliore della sua carriera. L’incubo è durato due anni. Dopo due operazioni, e tanta paura di dover lasciare tutto, oggi nessun altro giocatore ha più voglia di ricomincia­re di quanta ne abbia lui: «Non mollate mai, anche nei momenti più difficili. Mi rivolgo a me stesso: sì, proprio tu, David Okeke: ce l’hai fatta». È uno dei passaggi del post che il ragazzo, 21 anni, origini nigeriane, ha pubblicato su Facebook il 23 marzo scorso, qualche giorno dopo il via libera dei medici per il suo ritorno in campo come profession­ista.

La paura

«Ho avuto paura. Giocavo in una squadra forte. Mi sentivo in forma e ho dovuto fermarmi nonostante fossi asintomati­co, per usare un’espression­e ricorrente in questo periodo». Stava bruciando le tappe Okeke, 203 centimetri perfetti per la pallacanes­tro: braccia lunghe e atletismo esplosivo che gli permetteva­no di marcare grandi e piccoli indistinta­mente. Qualità rara per un ala delle sue dimensioni. Nel 2016 Frank Vitucci, allora coach della Fiat Torino, ne rimane folgorato: «Aveva 18 anni, giocava a Oggiono in serie B. Con il dirigente Marco Atripaldi ne intuimmo il potenziale». Contratto quinquenna­le e titolare già nel finale della stagione successiva. L’annata seguente cambia l’allenatore, non la fiducia: «Gli diedi molti minuti di qualità anche in Eurocup ricorda coach Luca Banchi -.

Scelta che poteva sembrare impopolare in uno spogliatoi­o con gente come Vujacic, Garrett, Mbakwe, Washington. Eppure capirono che era giusto così, riconoscen­do il valore soprattutt­o umano del ragazzo». Fiducia in Italia, interesse anche oltreocean­o. Diversi osservator­i Nba gli mettono gli occhi addosso: Nets, Lakers, Spurs per citarne tre. La ciliegina ce la mette Meo Sacchetti che lo convoca in azzurro: «Era evidente che fosse destinato a grandi cose. Mi unisco all’abbraccio virtuale di tutto il basket italiano nei suoi confronti. Gli riserverò un posto, quando tornerà al 100%».

Lo stop

David gioca la sua ultima partita il 7 febbraio 2018 in Eurocup, Torino-San Pietroburg­o. Solite analisi post gara: «Dobbiamo fare altri controlli, mi dicono», ricorda David. Lo stop gli impedisce di giocare la Coppa Italia, che i suoi compagni sollevano pochi giorni dopo. Okeke si ferma, due anni. L’aritmia cardiaca ravvisata dai medici è troppo irregolare: in gioco, c’è la sua salute. Niente più Serie A, niente più uno contro uno con il fratello Leonardo, anche il sogno Nba svanisce. Finché non si arriva alla sua prima ablazione cardiaca, procedura moderatame­nte invasiva per correggere le anomalie del battito: è il 19 febbraio 2020. Qualcosa però va storto, il problema non è ancora risolto: «Per me, è il momento più difficile in assoluto. Non ho mollato, ma lo devo solo alla mia famiglia e al mio agente». Sette giorni dopo, la seconda operazione. L’esito è positivo. Qualche settimana di riposo e tutto diventa ufficiale: David può tornare.

Il futuro

«Il campionato è fermo da un mese ma non posso considerar­mi alla pari degli altri. Lavorerò sodo, voglio dimostrare che due anni di inattività non sono da considerar­e per forza tempo sprecato». Per lui già si parla di destinazio­ni estere: fuori dall’Italia ci sarebbero squadre che si guardano attorno. David, classe 1998, è una scommessa che si può vincere, in Europa e nella Nba. Non lo ha detto lui. Ma coach Banchi: «È l’obiettivo più naturale ed evidente che un atleta come lui possa avere. David, bentornato».

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LAPRESSE Promessa David Okeke, 21 anni, 2.03, a Torino nel 2017-18

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