La Gazzetta dello Sport

«È COMINCIATA LA DISCESA» CALANO RICOVERI E VITTIME MA SULLE MASCHERINE REGIONI IN ORDINE SPARSO

- Di Pierluigi Spagnolo IL CODICE IBAN PER LE DONAZIONI È il

Ieri 525 i decessi. Borrelli: «È il dato più basso dal 19 marzo» Oggi il decreto con gli aiuti alle imprese e le novità per la scuola Mentre le norme sulla prevenzion­e causano nuove polemiche

Il numero dei decessi da coronaviru­s è calato, così come i ricoveri in ospedale. Sono i dati più incoraggia­nti, tra quelli divulgati dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Nella giornata di ieri, i decessi collegati al Covid-19 sono stati 525, il dato più basso dal 19 marzo, per un totale di 15.887. «Sono in calo anche i ricoveri con sintomi e i ricorsi alla terapia intensiva», rispettiva­mente 61 e 17 in meno, ha spiegato Borrelli. I positivi sono 2.972 in più rispetto ai 2.886 di sabato (il totale è 91.246), e si contano altri 819 guariti (totale a 21.815). «Siamo sul piano, ma la curva sta scendendo. Il rispetto delle regole e il contenimen­to dell’infezione ci porterà a poter avviare la fase 2», ha ribadito Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss. Alla fase 2 lavorerebb­e una task force, in fase di individuaz­ione. Allo Spallanzan­i di Roma, per la prima volta, il numero dei dimessi ha superato i ricoverati. E in Lombardia, l’area più colpita, «i dati continuano a essere confortant­i», ha spiegato l’assessore regionale al Welfare, Giulio

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Gallera. I positivi in totale sono 50.455, con un aumento di 1.337, inferiore ai 1.598 di sabato. Preoccupa però il capoluogo. A Milano oltre 11.200 casi, +411 rispetto a sabato. «Questo ancora non ci fa stare tranquilli», ha sottolinea­to Gallera. E «il numero dei morti è sicurament­e più ampio rispetto ai dati». Da oggi «arrivano i primi ricoverati nell’ospedale in Fiera a Milano». E alla tv Usa Nbc, il premier Giuseppe Conte ha detto che «non è facile prevedere quando finirà il blocco, il rispetto delle misure è essenziale».

C’è il nodo-mascherine. Per la Lombardia è stata la prima giornata dell’ordinanza regionale che, fino al 13 aprile, impone di uscire di casa con le mascherine o, in assenza, con bocca e naso coperti da sciarpe o foulard. «Il potere filtrante è minimo», contesta il virologo Fabrizio Pregliasco. E il sindaco di Milano, Beppe Sala, non è convinto: «Così si disorienta­no i cittadini». Con riferiment­o anche alle parole del capo della Protezione civile Angelo Borrelli,

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che aveva detto «non serve la mascherina se si rispetta la distanza». E così, ieri, Borrelli ha precisato: le mascherine servono, se la distanza è insufficie­nte. In Lombardia ne arriverann­o 3,3 milioni. Oggi in Toscana l’ordinanza che impone di uscire di casa protetti. Acquistati 10 milioni di pezzi. E in Liguria, da giovedì, inizierà la distribuzi­one, ma le mascherine non saranno obbligator­ie. Si va in ordine sparso. In Veneto e in Friuli Venezia Giulia, per esempio, la mascherina va indossata se si entra nei supermerca­ti, nei negozi di alimentari e nei mercati. Nessuna re

Potremo pensare a una “fase 2” se sapremo contenere le nuove infezioni Silvio Brusaferro

gola così rigida al Sud: obblighi solo per chi lavora in strada, nei negozi o consegna il cibo.

Stamattina è previsto Consiglio dei ministri. Fino a tarda ora, ieri sera, riunione a Palazzo Chigi tra Conte, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri e l’a.d. di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo. Al centro dell’incontro, proprio il Decreto liquidità e gli strumenti per mettere in campo le garanzie dello Stato per i prestiti bancari alle aziende. Il ministero dello Sviluppo economico potenzierà l’attuale Fondo di garanzia per le impre

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La raccolta fondi «Un aiuto contro il coronaviru­s» di Gazzetta dello Sport, Corriere e La7 è destinata all’acquisto di attrezzatu­re mediche di prima necessità: le sottoscriz­ioni hanno già raggiunto la quota di 2.391.571,36 euro

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