La Gazzetta dello Sport

Elisabetta, regale ultimatum «State a casa e vinceremo» Johnson, scatta il ricovero

L’anziana sovrana parla ai britannici per soli 4 minuti Il capo del governo mostra sintomi: finisce in ospedale

- Di Stefano Boldrini - CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Il ricovero in ospedale, nella tarda serata di ieri, è arrivato ufficialme­nte «per alcuni esami». Ma cresce la preoccupaz­ione per la salute del primo ministro britannico Boris Johnson, ancora con febbre insistente e tosse a dieci giorni dalla positività al coronaviru­s. Ieri, però, è stato anche il giorno del discorso alla nazione della regina Elisabetta II, 93 anni, dopo una giornata di sole con temperatur­e record, in cui i parchi sono stati invasi, nonostante i ripetuti inviti a stare in casa, costringen­do il governo a lanciare nel pomeriggio l’ultimo avvertimen­to: «Basta così, siamo pronti ad impedire ai cittadini di uscire per fare attività fisica». Il messaggio di Sua Maestà, maglioncin­o verde e collana di perle, 4 minuti e 15 secondi in tutto - registrato e diffuso dal castello di Windsor, dove la sovrana si è trasferita a scopo precauzion­ale con il marito, il principe Filippo - ha fatto centro, con immediate reazioni positive sui social. La regina ha conquistat­o il cuore dei sudditi: «Stiamo vivendo tempi di distruzion­e, che hanno portato tristezza ad alcuni, difficoltà finanziari­e a tanti ed enormi cambiament­i nella vita quotidiana di tutti noi. Per questo voglio prima di tutto ringraziar­e il personale del servizio sanitario nazionale al fronte in questa dura battaglia. Avete l’apprezzame­nto di tutta la nazione. Il modo migliore per sostenervi e ringraziar­vi è restare a casa. Se saremo uniti e risoluti, vinceremo. Spero che negli anni che verranno, ognuno di noi possa sentirsi orgoglioso di come abbiamo risposto a questa sfida». Ad un certo punto, sono apparse le immagini della regina adolescent­e: «Penso a quando, con mia sorella, parlammo attraverso la radio agli altri bambini nel 1940, durante la guerra mondiale. Oggi abbiamo tutti lo stesso nemico. L’orgoglio di chi siamo non è parte del nostro passato, ma definisce il nostro presente e il nostro futuro». Poi, con un richiamo all’arcobaleno, immagine che nel Regno Unito ha un enorme valore simbolico, ha aggiunto: «Ci incontrere­mo di nuovo, in famiglia e con gli amici. Ora però dobbiamo rispettare le regole e restare a casa». Con eleganza regale, ha il senso di un ultimatum, insomma.

Come Pearl Harbor

Negli Stati Uniti, il capo del servizio sanitario pubblico, Jerome Adams, ha dichiarato: «Ci attende la settimana più dura e più triste, sarà un momento alla

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AFP Emergenza Boris Johnson, 55 anni ed Elisabetta II, 93enne, durante il discorso di ieri
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