Ismael unica certezza in un centrocampo da rimettere in piedi
Fra scadenze di contratto, scontenti e fine prestiti la mediana del Milan va incontro a una rifondazione
Ifattori sono tanti. Si va dall’età all’ingaggio, passando dalla collocazione tattica. Tutti elementi che impongono riflessioni profonde e sono inevitabilmente l’anticamera di cambiamenti. Al Milan c’è un reparto, in particolare, che sarà soggetto alle grandi manovre più degli altri. Parliamo della linea centrale, quella mediana che da diversi anni non riesce a fare il salto di qualità, soprattutto a causa delle maggiori attenzioni rivolte dalla società – ovvero dalle varie proprietà che si sono succedute – ad altre zone del campo. Attacco in primis. Certo, in tempi di ristrettezze economiche, con la ghigliottina del fair play finanziario sempre pronta a cadere sul collo e con le incertezze legate all’emergenza sanitaria (ieri l’a.d. Gazidis ha ribadito la priorità alla sicurezza e il club ha illustrato altre due iniziative benefiche), il Diavolo non potrà permettersi di pensare a rinforzi eccessivamente lussuosi, ma qualcosa occorrerà fare obbligatoriamente. Quantomeno perché all’orizzonte ci sono di sicuro almeno due addii.
Occhio ai gialli
In questo contesto c’è un nome che spicca in particolare. Un ragazzo di 22 anni che col passare delle settimane ha convinto tutti e si è ritagliato un ruolo da protagonista. Ismael Bennacer è sbarcato in rossonero con un biglietto da visita illustre – miglior giocatore dell’ultima Coppa d’Africa, vinta con la sua Algeria – e, dopo un po’ di apprendistato, si è piazzato là dove nessuno l’ha più fatto uscire. Dapprima davanti alla difesa nel 4-3-3 e poi in coppia con Kessie nel 4-2-3-1. D’altra parte l’algerino lungo la stagione è migliorato in tutti i parametri: palloni recuperati, contrasti vinti, chilometri percorsi, dribbling completati. L’età e l’ingaggio poi – entrambi bassi – giocano a suo (netto) favore agli occhi di Elliott. E comunque Ismael piace perché ragiona veloce e, scendendo più nel tecnico, ha il gusto e la visione per l’imbucata verticale, cosa che il Diavolo aveva abbastanza smarrito con la maggior parte dei registi degli ultimi anni. Magari sarebbe meglio calmare un po’ gli ardori, dal momento che con dodici gialli è il giocatore più ammonito di tutto il campionato. Ma lui risponde semplicemente che dà «sempre tutto, sono fatto così». Amen.
Incertezze
Abbiamo raccontato un po’ il personaggio perché Bennacer in fondo è attualmente l’unico centrocampista in grado di dare garanzie. Nel senso che è l’unico punto fermo dell’oggi e del domani. Basta scorrere la rosa per capire. Partiamo dai giocatori in scadenza: Biglia e Bonaventura sono a fine contratto e il club non intende rinnovarli, sia per questioni anagrafiche, sia in termini di ingaggio (l’esperienza che verrà a mancare in un colpo solo, però, sarà molto difficile da colmare). Kessie è ormai il classico giocatore buono per tutte le sessioni di mercato: se arrivasse un’offerta congrua, il club non farebbe le barricate. Krunic è scomparso di scena dopo essersi fratturato un piede. Poi c’è il grande mistero Paquetà, che potrebbe cambiare aria, e il giovane Saelemaekers (33 minuti fin qui per lui), che in estate rientrerà all’Anderlecht. Reparto finito, urgono altre certezze accanto a Bennacer.
Vecchia storia
Da anni ormai il reparto non riesce a fare il salto di qualità