Piquet cuore d’oro: aiuti alle famiglie povere di Brasilia
Con il figlio Pedro consegna generi di prima necessità nella lotta al Covid «Anche altri piloti danno una mano»
La foto del suo volto quasi coperto dalla mascherina e delle sue braccia che reggono un sacco di alimenti sta facendo il giro del mondo. Nelson Piquet, tre volte campione del mondo di Formula 1, ha deciso di scrivere il suo nome nel libro degli sportivi che stanno dimostrando di essere anche campioni di generosità durante la pandemia del coronavirus. Insieme al figlio Pedro, pilota di Formula 2, ha personalmente consegnato le cosiddette “ceste basiche” (che contengono generi di prima necessità e prodotti per l’igiene) ad alcune famiglie bisognose di Brasilia, capitale del Brasile. «Stiamo collaborando con una chiesa e un pastore che conosciamo di persona e che aiuta circa 120 famiglie povere. L’anno scorso abbiamo consegnato i regali di Natale ai bambini di queste famiglie, che mai avevano ricevuto una sorpresa nella loro vita», hanno detto i due alla stampa locale, appoggiando una comunità evangelica. Su Internet hanno anche lanciato una raccolta fondi chi mira a raggiungere l’obiettivo di 10mila reais (circa 1600 euro col cambio attuale), per coinvolgere più persone e per riuscire ad aiutare un numero sempre maggiore di nuclei in difficoltà. Riso, sale, olio, latte in polvere, pasta, concentrato di pomodoro, carta igienica. Nella braccia di Piquet c’è una cesta con tutti questi prodotti di base. «Tanti amici ci hanno già aiutato, compresi alcuni piloti famosi», hanno aggiunto padre e figlio. Un contributo concreto per il suo Paese aveva già scelto di darlo un altro pilota: Lucas Di Grassi, paulista classe 1984, campione di Formula E nella stagione 2016-2017 (su Audi Sport Abt) ha finanziato un progetto che prevede la sanificazione e sterilizzazione di vagoni di treni e metro con l’uso di un robot a raggi ultravioletti. «Voglio aiutare il mio Paese durante la pandemia e anche dopo».