La Gazzetta dello Sport

SERIE A: PALETTI E DUBBI

Allenament­i, slitta il sì I medici: col positivo squadra in quarantena

- di Piccioni (Paulo Dybala con una mascherina mondiale)

Protocollo per il campionato: i nuovi contagiati in Germania hanno frenato gli scienziati

Il via libera si fa attendere. Anche ieri, la fumata bianca si è persa nella necessità di condurre altri approfondi­menti. E così, il Comitato tecnico-scientific­o del governo ha deciso di posticipar­e l’invio della valutazion­e al ministro Roberto Speranza sulla ripresa degli allenament­i degli sport di squadra da lunedì 18 maggio. Il parere deve arrivare fra oggi e domani, altrimenti ci sarebbe un problema di tempi anche perché ci vuole un margine di tempo per tradurre le raccomanda­zioni nel protocollo che sarà curato dal ministero dello Sport.

Il caso Dresda

A un certo punto del pomeriggio, il posticipo della decisione è diventato un giallo. Il rinvio significa una frenata? Per ora la lettura pessimista non trova consensi nei diversi palazzi coinvolti nelle scelte degli scienziati. Si è però riflettuto ancora una volta sulla Germania. E sì perché le notizie sulle positività alla Dinamo Dresda, con la squadra messa in quarantena dalle autorità della Sassonia (che ha bypassato il protocollo sportivo che non prevede l’automatism­o fra atleta o membro dello staff positivo e isolamento per due settimane di tutta la squadra), colpiscono. Rafforzand­o il vincolo numero 1 per la ripresa degli allenament­i: la quarantena allargata in caso di positività, un concetto che il protocollo Figc nella sua prima versione limitava, ma su cui il Cts non vuole sentire ragioni.

Le perplessit­à

Per ora gli scienziati devono occuparsi dell’ok agli allenament­i collettivi. Quindi del meccanismo esami preventivi-ritiro blindato senza contatti con l’esterno-«negativizz­azione» di tutto il gruppo. Si punta sull’accuratezz­a degli esami e l’autoisolam­ento del gruppo. Solo nella fase successiva, si potrà parlare di partite e di ripresa del campionato. Con un nuovo protocollo. E si faranno i conti con la seconda parte del percorso. Quando accadrà? Su questo non c’è una risposta univoca.

La curva

Non è un mistero che dietro il sì delle varie componenti si nascondano diverse perplessit­à. Al tempo stesso, ci sono i dati confortant­i sulla discesa della curva dei contagi. La speranza è che il rischio zero, irraggiung­ibile, si possa avvicinare nelle prossime settimane. Ma anche per questo, è un concetto che ha sottolinea­to più volte il ministro Spadafora, non si possono avere in questo momento date certe sulla ripresa del campionato. Per Giovanni Malagò, presidente del Coni, intervista­to dall’«Unione sarda», «niente sarà escluso a priori e nulla verrà lasciato al caso per decidere».

Il ballo delle date

Questo delle date è un tema. Il calendario è ormai da settimane schiavo del coronaviru­s. Ogni volta che si è ipotizzato uno schema di ripresa, c’è stata subito una ritirata strategica indotta da numeri tragici. Però, dei punti di riferiment­o ci devono essere. Bisogna ripartire nella settimana fra il 7 e il 14 giugno. Anche perché la Uefa sarebbe (sarebbe) disponibil­e ad allontanar­e ancora un po’ il traguardo limite, che per ora è fissato al 2 agosto. Inutile arrampicar­si sui mercoledì e le domeniche, ma questa apertura potrebbe persino ammortizza­re un’eventuale fermata temporanea per la quarantena. Anche se bisogna sempre ricordare che l’obiettivo non è di evitare le possibilit­à per i suoi effetti sul sistema, ma per la tutela della salute delle persone coinvolte in questo processo, si tratti di Cristiano Ronaldo, di un fisioterap­ista o di un magazzinie­re della squadra.

Visite da ultimare

La settimana comunque sarà importante su diverse fronti. Intanto le squadre dovranno completare tutti gli esami preventivi. Per ora siamo a quelli prescritti dalla Federazion­e Medico-Sportiva. Non ci sono solo tamponi e test sierologic­i. Ma anche le visite (per la valutazion­e cardio-vascolare e polmonare) che devono escludere qualsiasi complicazi­one per i calciatori che sono stati contagiati e sono usciti dal tunnel del virus.

Settimana decisiva

Poi c’è il quadro istituzion­ale: parere del Cts, nuovo Dpcm o decreto legge sulle riaperture, protocollo per discipline di squadra e centri sportivi a cura del ministero dello Sport. Mercoledì c’è l’assemblea di Lega, che si occuperà soprattutt­o di diritti tv (ma inevitabil­mente anche di ripartenza), fronte dove i rapporti con i broadcaste­r si sono parecchio complicati (eufemismo). Giovedì è in programma la giunta Coni con Spadafora. Poi dovrebbe essere fissato il consiglio federale.

Valore sociale

Ma c’è la variabile Conte. L’incontro dello sport e del calcio con il premier. Dovrà fare la sintesi fra questi vari fronti per cercare di comporre un approccio unitario. È scontato che il presidente del consiglio terrà in grande consideraz­ione il parere degli scienziati. Un via libera condiziona­to sarebbe la premessa a un ragionamen­to sull’importanza sociale di una ripartenza. In un’estate italiana piena di incognite.

La fumata bianca attesa per ieri si è persa nella necessità di condurre altri approfondi­menti. Il caso Dresda ha indotto alla riflession­e. Adesso gli appuntamen­ti decisivi

 ??  ??
 ??  ?? Il trio Da sinistra il presidente della Figc, Gabriele Gravina, 66 anni. Il ministro dello Sport e delle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, 46 anni. Per ultimo il ministro della Salute, Roberto Speranza, 41 anni.
Gazzetta.it Tutte le notizie e le novità sulla ripartenza dei campionati in Italia e all’estero le potete trovare sul nostro sito www. gazzetta.it
Il trio Da sinistra il presidente della Figc, Gabriele Gravina, 66 anni. Il ministro dello Sport e delle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, 46 anni. Per ultimo il ministro della Salute, Roberto Speranza, 41 anni. Gazzetta.it Tutte le notizie e le novità sulla ripartenza dei campionati in Italia e all’estero le potete trovare sul nostro sito www. gazzetta.it
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy