L’ANALISI Il mercato dopo il virus pochi soldi, tanti scambi
Ci sono tanti burattinai che stanno tirando i fili del mercato. Mentre il calcio dibatte sui tempi di ripartenza, direttori sportivi e procuratori stanno lavorando sotto traccia per mettersi in prima fila su obiettivi strategici. Tonali, a esempio, è il primo nome di questa guerra sotterranea. Lo vuole l’Inter, lo vuole la Juve. Zaniolo è un altro gioiello che piace a tanti. E cosa ha in testa Raiola per il futuro di Donnarumma e Pogba? E Ibra cosa farà? Tutti si muovono. In attesa di trovare risposta a tante domande che accompagnano la prossima acquisti.
Il primo interrogativo da sciogliere è che effetti avrà la crisi economica legata al Covid 19 sulla valutazione dei
giocatori. Su questo fronte il dibattito è aperto. C’è chi crede che Mbappè non si svaluterà di un euro e chi, invece, immagina una riduzione di oltre il trenta per cento del costo dei cartellini. La verità probabilmente sta nel mezzo. I pochi fenomeni continueranno a essere pagati a peso d’oro mentre i giocatori di medio alto livello potrebbero costare meno. La prima operazione importante darà un’indicazione chiara agli operatori di mercato. E farà da metro di paragone.
Poi, c’è da capire cosa succederà nel caso il campionato dovesse ripartire a giugno e concludersi ai primi giorni di agosto con i giocatori in scadenza di contratto o con un vincolo fino al giugno 2022.
Su questo fronte il caso Chiesa è la storia simbolo. Il giocatore non ha fretta di decidere il suo futuro consapevole che ogni mese che passa la posizione della Fiorentina diventa più fragile. Patron Commisso potrebbe essere costretto ad abbassare le sue richieste. Rocco non vuole la guerra con il suo gioiello. Ma chiederà al giocatore e al padre che lo rappresenta di chiarire le proprie intenzioni entro il 30 giugno. La Fiorentina ha bisogno di sapere se il prossimo anno avrà Federico o i soldi frutto della sua cessione. E ci sono altre situazioni come quella di Chiesa.
Un altro aspetto che tiene in allarme gli operatori di mercato è la tempistica della prossima campagna acquisti.
Nel caso della ripresa del campionato i tempi abituali verrebbero stravolti. C’è chi ipotizza una sessione di poche settimane e chi, addirittura, parla di un mercato aperto fino alla finestra di gennaio. Se non addirittura fino al 30 giugno 2021. Una campagna acquisti così lunga non c’è mai stata e quindi procuratori e diesse dovranno valutarne gli effetti con attenzione.
Anche perché, è questo è l’ultimo interrogativo, la pandemia quali riflessi economici avrà sulle società?
L’idea predominante è quella di un mercato che sarà fatto soprattutto di scambi visto che pochi potranno mettere sul piatto soldi contanti.
Anche se la sospensione del fair play finanziario regala qualche margine di manovra in più. La conseguenza di tutto ciò potrebbe essere un mercato più povero del solito ma più divertente. Potrebbero cambiare tante facce, giocatori importanti potrebbero accettare sfide che in tempi normali non accenderebbero il loro entusiasmo. E in questo senso il calcio italiano può essere una buona opzione. Perché, nonostante tutto, le nostre realtà di vertice hanno l’ambizione di continuare a crescere.